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BookSprint Edizioni Blog

13 Gen
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Intervista all'autore - Liberato Cerrone -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me la scrittura è un mezzo per esternare e comunicare all'altro le proprie emozioni. Si può dire che la scrittura è il mezzo, per partire dal tangibile fino ad arrivare al sovrannaturale, quindi ci fa anche prendere coscienza della nostra intelligenza emotiva.
Possiamo anche affermare che essa sia un atto liberatorio, svincolandoci dal quotidiano, e quindi ci dà anche la possibilità di esternare i propri pensieri e di dare sfogo all'immaginazione, e se vogliamo, a volte, ci riporta in dietro nel tempo se pensiamo, per esempio, a quando eravamo fanciulli.
Io dalla scrittura sono riuscito a trarne enormi benefici, e quindi posso affermare almeno secondo il mio punto di vista, che l'arte della scrittura è terapeutica.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Devo dire che molti dei componimenti presenti in questa opera, rispecchiano il mio vissuto. Spesso nella mia vita mi sono ritrovato a confrontarmi con me stesso, e con questa società tutta improntata sul consumismo e sull’apparenza, dove ogni uno di noi si nasconde dietro delle maschere.
Ma alla fine la scrittura mi ha dato i mezzi per acquisire una nuova consapevolezza, che mi ha plasmato e reso più motivato ad affrontare la sida del quotidiano.
Alla fine non posso affatto negare che questa opera non sia anche un pezzo della mia vita.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera?
Scrivere quest'opera, per me, è il raggiungimento di uno dei tanti traguardi che mi sono prefissato nella mia vita. Sicuramente è una tappa importantissima, perché questo libro è la mia prima opera che ho deciso di pubblicare, e di questo sono orgoglioso. In questo libro ho riversato molte delle mie riflessioni più profonde e personali.
Quindi, io quello che ci tengo a dire, è che sono onorato di trasmettere la mia arte che è la poesia a chi unque la accetti o per lo meno non la rifiuti.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non posso affermare, che sia stato facile però mi sono lasciato guidare dai sentimenti prendendo spunto da ogni componimento del libro.
E dopo varie riflessioni, sono giunto alla conclusione: che il titolo, LE VIE DEL CUORE, OLTRE OGNI TANGIBILE PERCEZIONE racchiudeva tutta l'essenza dell'opera.
Fra pochi mesi si avvicina la data in cui scrissi il mio primo componimento poetico, sono passati quasi 15 anni.
Quindi si può dire che posso festeggiare con gioia, la pubblicazione di questo libro.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se potessi, porterei con me il libro, " 21 poesie d'amore e una canzone disperata", di PABLO NERUDA e se fosse possibile porterei anche l'autore, per avere un colloquio amichevole fra poeti, per discutere sull'alba e di come all’imbrunire il crepuscolo cala ed e viene subito la sera.
Immagino anche che mi sentirei un po’ in imbarazzo con uno scrittore del calibro di NERUDA, ma credo che riuscirei poi alla fine ad aprirmi.
 
Ebook o cartaceo?
Saro breve e coinciso, personalmente secondo i miei gusti.
Preferisco il fascino del buon vecchio libro in formato cartaceo.
Ma, alla fine, sono scelte personali e poi chi sono io per fermare il progresso che avanza.
Quindi bisogna essere di mentalità aperta, perché comunque dalla lettura si trae beneficio.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
E' successo per puro caso, avevo 13 anni ed ero alle scuole medie.
Un giorno la mia insegnate di italiano, mi disse: Liberato, è stato indetto un concorso letterario, sul valore della libertà dalla città di EBOLI.
E da quel momento in poi e iniziato il mio percorso da scrittore, infatti mi classificai primo al premio poesia, con il componimento "Un soffio di libertà".
Poi da allora non mi sono più fermato, la scrittura e la poesia sono diventati il mio pane quotidiano.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce per un motivo, che è quello di divulgare il mio pensiero e le mie emozioni agli altri, senza alcun timore.
Ed anche per il motivo, che ormai avevo maturato la decisione di divenire a una pubblicazione, anche per il fatto che avevo a disposizione un sufficiente numero di componimenti.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si prova una sensazione molto gradevole e gratificante, che ti fa sentire orgoglioso del proprio libro, poiché sai di aver partorito tu quella determinata idea e come sentirsi un creatore tu in quell' momento hai dato vita alla tua creatura.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mi dispiace ma a questa domanda, non mi sento di dare risposta.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo sia un’opportunità, se pensiamo al fatto che ci sono persone che soffrono di dislessia o altri problemi di concentrazione, oppure se pensiamo alle persone non vedenti.
Mi sembra un’opportunità che ha anche un senso di inclusione sociale, per quanto riguarda le persone che sono svantaggiate nell'atto della lettura.

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