Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Laureato in Economia e Finanza a Firenze; Assistente Professore; funzionario dell'Istituto Mobiliare Italiano (6 anni);
funzionario operativo della Banca Mondiale (25 anni) per finanziamento di progetti di sviluppo in America Latina, Africa ed Asia; sviluppato il collegamento della Banca con l'Unione Europea a Bruxelles; iniziati rapporti fra la Banca ed il mondo delle organizzazioni private, dedicate allo sviluppo dei paesi in via di sviluppo.
Direttore generale della Società' Italiana di Monitoraggio (Roma) e continua collaborazione diretta con Enti dedicati all'aiuto al Terzo Mondo.
Durante questi anni, pubblicati saggi su temi internazionali (Università Sapienza, Milano) e vari libri su valutazione e monitoraggio di progetti d’investimento, tuttora disponibili (Editore Franco Angeli, Milano).
La strada della mia poesia è andata avanti, assieme alla pittura, fino dalla pubertà'
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Qualsiasi momento è buono. Spesso frammenti di idee, sentimenti, desideri, realtà avvenute o immaginate si organizzano in una poesia. Come ogni lavoro vi sono idee iniziali, passi in avanti, ritorni, attese, ricerche...
Spesso quei frammenti arrivano dai sogni della notte e da ricordi. Ma, a volte, scintillano dal vedere, udire e immaginare atti, voci, movimenti vicini e lontani...
Il suo autore contemporaneo preferito?
Tante sono le cose belle da leggere. Nel nostro argomento si trova molto anche in enciclopedie come "Poesia in Italia. 1945-1975" di Giovanni Bonoldi.
Aggiungo che molte cose si trovano anche in altre lingue, sebbene molte di loro manchino dell'armonia delle parole italiane, una cosa che unisce la musica alla poesia, in un incanto.
Perché è nata la sua opera?
Mah!
Come rispose il famoso Einstein allo scrittore che lavorava sulla sua biografia?
Ci pensò un po' e farfugliando, aggiustando le lenti ed arruffandosi i capelli...disse "Non lo so".
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Certo, la nostra formazione letteraria si eleva dalla biblioteca, dai libri nella nostra casa, da quanto si legge a scuola e nella vita professionale e sociale (in varie lingue). Io ho auto molta fortuna, per la biblioteca fatta da mio padre a casa nostra e nella formidabile presenza a Firenze della Biblioteca Pubblica Nazionale.
Tanti colloqui utili nella mia famiglia, parenti e amici.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Una bella domanda ed una breve risposta. Realtà' e fantasia sono fonti di poesia.
Lo scrivere è un viaggio di ricerca scientifica o letteraria. La poesia nasce da pensieri, sentimenti, immagini e desiderio di creare e condividere sé stessi con tanti altri. Sebbene nasca dalla vita di chi scrive, da me nessuna poesia ha la parola "Io".
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto quello che ho scritto è come un racconto dei mei pensieri, delle vicende, del mio affetto...ecc. ecc... Ma nulla è mai esposto in una maniera diretta. La poesia deve approdare alla via di tutti, ai loro pensieri, desideri, e così via
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
C’è voluto tanto tempo per immaginare di poter fare delle poesie. Tanto tempo per avere messo insieme qualcosa da far leggere a qualcuno. Tanti anni per arrivare alla pubblicazione (attraverso un'intermediaria di gran qualità). Vari anni per arrivare ad uno stile ed un canto semplice; non da salotto letterario
o dal circolo di iniziati.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima poesia l’ho fatta leggere da mia sorella, professoressa di lettere ad un liceo di Roma. Tuttora le piace...
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Amici, non so. Ma penso di sì.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Tutto va bene per ampliare la frontiera della letteratura, con un angolino per la poesia