Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura è un potente mezzo terapeutico per conoscere sé stessi, mi ha aiutato a liberarmi di ricordi e segreti permettendomi di condividerli senza filtri.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Non avrei potuto scrivere questo libro se non fosse stato tale.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Un traguardo importante, liberarmi del passato per poter vivere il presente.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Tutto è stato fluido e semplice dall’inizio alla fine nella stesura del libro. Il titolo si è rivelato in maniera naturale come se ci fosse sempre stato.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Tanti sono i libri che amo, dopo averli letti mi piace essere circondata dai miei libri preferiti mi fa sentire ancorata in un porto sicuro, su un’isola deserta mi piacerebbe trovare Il Profeta di K. Gibran, un libro che nell’adolescenza ha ispirato il mio cammino perché come una bussola mi aiuterebbe a ritrovare la rotta.
Ebook o cartaceo?
L’ Ebook è un prodotto indispensabile e coerente con i tempi. Il cartaceo un lusso al quale non si può rinunciare.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Ho sempre scritto poesie sin dall’adolescenza per comunicare il mio pensiero e nascondere la mia timidezza. Sono una artista poliedrica non uno scrittore. Amo esprimermi con tutti i mezzi possibili.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro è venuto al mondo durante la pandemia Covid ma la sua gestazione è stata parallela alla mia vita.
L’esigenza di lasciare una traccia della mia realtà interiore si è manifestata nel momento in cui, come tutto il mondo, mi sono sentita in pericolo.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Il processo creativo è uguale a quando creo un dipinto o una scultura, sento scorrere dalle mie mani un fluido incorporeo, guidato da un input che attinge forme colori e parole dall’abisso della mia realtà ancestrale.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Le mie figlie sono sempre le prime a giudicare un mio nuovo lavoro. Un tempo era la mia mamma.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Trovo che sia una opportunità utilissima quella di poter visualizzare e immergersi in un libro ascoltando una piacevole voce narrante, e far riposare gli occhi soprattutto quando cominciano ad esserci problemi legati all’età. Anche io ne faccio uso.