Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Livorno, dove ho trascorso la mia infanzia e la mia adolescenza. Preso il diploma di perito commerciale ha diciannove anni sono stato assunto in una importante azienda con sede in Lombardia.
Così mi sono trasferito nella città di Treviglio in provincia di Bergamo. Le circostanze non mi hanno permesso di continuare gli studi, come avrei voluto, mi sono quindi dedicato al mio lavoro con passione e responsabilità. Nel 1970 mi sono sposato ed ho avuto due figli, oggi sposati anche loro con figli. Nel 2000 sono andato in pensione per dedicarmi ai miei nipoti e alle mie passioni per le scienze esatte, prima fra tutte l'astronomia, rimaste nel cassetto per tanti anni. Oggi sono membro dell'Unione Astrofili Italiani, dell'Associazione Livornese Studi Astronomici, appartengo anche al Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, e sono Operatore Caritas Ambrosiana presso il centro di Treviglio.
La mia passione per lo scrivere si può dire innata. Fin dalle elementari i miei temi erano molto apprezzati e venivano letti in classe come esempi. Questa capacità nello scrivere si è mantenuta per tutto il corso dei miei studi e nel lavoro. A richiesta ho scritto diversi articoli sul giornale locale. Insieme ad altri ho contribuito al libro "Andavo alle Benci", nel quale si descrivono classi, alunni e maestri della scuola Benci di Livorno negli anni 50 e 60.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi sento più portato a scrivere nelle ore del mattino presto quando posso raccogliere i miei pensieri notturni ed esprimerli alla luce del nuovo giorno.
Il suo autore contemporaneo preferito?
I miei autori italiani preferiti sono Pavese, Calvino e Levi. Tra gli stranieri preferisco Hemingway e Faulkner. Lo so, sono autori sorpassati e poco letti oggi, ma ritengo il contenuto dei loro libri valido ancora oggi. Per la loro umanità e il loro insegnamento di vita vissuta.
Leggo anche molti libri di Scienze, data la mia formazione. Molti di questi libri hanno a mio parere un valore letterario notevole.
Perché è nata la sua opera?
Fin da piccolo sono stato appassionato di astronomia e ho portato avanti questa passione per tutto il resto della mia vita. Ho anche autocostruito un piccolo telescopio che mi ha dato molte soddisfazioni. Purtroppo oggi la mia vista è compromessa e non posso più permettermi osservazioni astronomiche dirette. Oltre alle osservazioni però approfondito le mie conoscenze in astrofisica e cosmologia. Parlando con amici, conoscenti e soprattutto giovani, mi sono accorto che su questi argomenti ci sono idee molto confuse.
Questo mi ha spinto a scrivere questo piccolo testo, semplice, senza troppe formule e di facile lettura.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La mia famiglia di origine è sempre stata di buona cultura. Personalmente ho continuato su questa strada, la mia biblioteca conta circa tremila volumi, di ogni genere dall'arte alla storia, dalla letteratura alle scienze, spesso si discute di nuovi libri o nuovi spettacoli, e tutto questo ha sicuramente influenzato la mia formazione.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Dal mio punto di vista è e deve essere un modo per rappresentare la realtà. Lo scrittore, anche in opere di fantasia, non dovrebbe mai alterare o mistificare la realtà. Il lettore deve capire che il testo contiene una verità reale.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Il mio libro è un testo di divulgazione scientifica. i suoi contenuti sono quindi quanto la scienza attuale ha scoperto e sperimentato. non posso dire quindi che contenga delle mie opinioni personali tuttavia in alcuni punti in cui la scienza non ha ancora chiarito quale sia esattamente la realtà mi sono permesso di esprimere qualche concetto personale, come ad esempio al riguardo della materia oscura. War
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si, mia moglie. Con lei ho discusso molti degli elementi che ho descritto e con lei ho effettuato una prima correzione del testo. Mia moglie è laureata in lettere e quindi il suo aiuto in queste correzioni è stato fondamentale.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie. che come ho detto prima ha collaborato alla correzione della prima stesura.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo che il libro cartaceo sia un documento tuttora fondamentale per qualsiasi opera certamente in futuro il progredire degli ebook sostituirà in gran parte il libro cartaceo. Questo anche perché l'e - book risulta con costi notevolmente inferiori al libro di carta. tuttavia ritengo e ribadisco ancora che a fianco dell'ebook debba esserci un libro tradizionale, è un documento insostituibile, il libro di carta può superare almeno attualmente ogni tempo e rimanere come un testimone fondamentale di un'epoca.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è sicuramente molto comodo perché permette al lettore di ascoltare oltre che leggere. teniamo però presente che l'ascolto non accompagnato dalla lettura non viene percepito al 100 %, ciò che si ascolta non rimane impresso nella nostra memoria in tutti i particolari, la nostra mente spesso trasforma ciò che ha sentito in altre frasi e magari racconta in modo diverso.