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BookSprint Edizioni Blog

15 Mar
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Intervista all'autore - Antonio Goffredo -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato a Ventimiglia città di frontiera, sono cresciuto nel centro storico. Faccio parte delle ultime generazioni privilegiate, in quanto siamo cresciuti nelle strade,
a giocare nelle piazze, tutti insieme, dove i valori della vita si formano e vengono a far parte di te. Oggi sento una grande nostalgia di quei tempi. Nostalgia che si può risentire nei testi delle mie canzoni e nelle poesie che fanno parte del libro "Un filo d'Anima".
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach e la biografia di Bob Marley scritta da Stephen Davis. In quanto sono personaggi che vogliono far capire che bisogna dare uno scopo alla propria esistenza e raggiungere gli obiettivi che ci si pone.
Ci aggiungerei pure le poesie di Gianni Rodari
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
È evidente che bisogna camminare al passo con i tempi, ma penso sinceramente che la versione cartacea, sia di un libro che delle foto, danno quel sentimento di anima viva. lasciano un calore diverso a chi li legge e a chi le guarda.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho sempre detestato perdere la memoria, perché è come perdere un po’ di sé stessi. La scrittura permette di posare su carta idee, pensieri, sentimenti istantanei. Sin da giovane ho sempre amato marcare i miei pensieri. Scrivevo nel più assoluto segreto testi di canzoni, poesie e frasi che mi venivano in mente. A volte dovevo fermarmi di fare ciò che stavo facendo per scriverle.
Un giorno, sgomberando casa dei miei genitori defunti, sono caduto su alcuni di quei testi, e da lì ho cominciato a essere meno timido e a proporli a un pubblico, il quale ha apprezzato i miei testi, riaccendendo quella fiammella che voi siete riusciti a fare ardere.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mia Figlia.
Infatti è lei che ha cominciato a credere in me con i testi delle mie canzoni e che ha voluto interpretare. Adora cantare e ci riesce benissimo. Leggendo i testi delle mie poesie, mi ha convinto che sarebbe stato un peccato lasciarle nel cassetto e che avrei dovuto farne una raccolta. Detto fatto e orgoglioso di lei che ha saputo mettermi una marcia in più per realizzare un sogno che avevo dalla mia più tenera età
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che vorrei inviare ai lettori è che bisogna credere nell'amore, finire ciò che si inizia perché è il risultato che da soddisfazioni, ricordarsi da dove si viene e quali sono le nostre origini. L'Amore è l'arma più potente che esista al mondo. ONE LOVE
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Io non mi ritengo un grande poeta ma come detto prima ho sempre amato scrivere i miei pensieri prima che svanissero.
Come scritto nel retro della copertina, Essa ha il favoloso potere di rendere concreto qualcosa di talmente intimo, personale e di condividerlo con chi ha voglia di vivere tale emozione. Quante canzoni, Invenzioni, Storie, Amori sono nate da un’idea posata su un foglio? Senza questo semplice gesto, non ci sarebbe la memoria del passato, ma soprattutto non ci sarebbe un futuro.
C'è voluto un po’ di tempo, ma alla fine e grazie a voi, sono riuscito a concretizzare i miei pensieri
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Francamente no, piuttosto alla nascita di un testo della prima canzone che mia figlia ha voluto cantare "Cani sciolti" anch'essa inserita nel libro. Racconta che i tempi sono cambiati e che l'incoscienza dei bimbi che giocavano nelle piazze o le vecchiette sedute a raccontare vecchie storie, sono finiti. È stato il primo gradino di una salita fatta di testi di poesie e di canzoni. Ormai l'ingranaggio era messo in moto.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sinceramente, non pensavo neanche di fare un libro. Per il semplice motivo che essendo delle poesie, ognuna era scritta per sé. È stato quando mi sono reso conto che ne avevo scritto un certo numero, e con l'incoraggiamento di mia figlia, che decisi di contattarvi, dando via a questa avventura emozionante.
 
Il suo autore del passato preferito?
Come detto precedentemente Richard Bach con il Gabbiano Jonathan Livingston. Ha saputo catturare la mia attenzione dalle prima righe del racconto.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Benissimo, un grande progresso e aiuto per i non vedenti, i quali sarebbero esclusi o limitati di vivere nel mondo della narrazione altrui.
Ancora complimenti per la vostra missione alla quale si risente che vi dedicate anima e cuore. come nella copertina del mio libro

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