Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato in un paesino del Veneto (Minerbe, Vr); sono cresciuto tra Legnago e Cariati Marina (Cs) fino ai dieci anni, dove mio padre ferroviere fu trasferito.
Tornato al nord, ho frequentato le scuole superiori a Verona e poi Rovigo e infine l'università a Padova. Abito a Legnago.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Potrei suggerire "Se questo è un uomo" di Primo Levi; sono abbastanza sicuro che rimarrebbe inascoltato.
L'età adolescenziale è stata sempre problematica, ma di questi tempi mi pare straordinariamente complessa. La lettura di libri, esercizio che richiede fatica, mal si concilia con la navigazione in superficie odierna.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
In parte, credo d'aver già espresso il mio giudizio. Comunque, meglio un eBook che Tik Tok . So bene che i tempi cambiano ma la crescita personale, culturale ed etica, riceve un impulso insostituibile dalla capacità di riflessione e da una visione ampia. Come si direbbe in uno spot, un libro è per sempre.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non saprei, quasi sempre il primo è un semplice abbaglio, l'altro è imponderabile.
Quando ho avuto più tempo a disposizione, ho cominciato a scrivere; mi ha aiutato molto l'uso dei computer. Il fatto sembrerebbe contraddire l'ostilità che traspare per il digitale dalla mia precedente risposta. Ma tant'è.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ragioni inesplicabili, come nel caso di quelli che l'hanno preceduto. Probabilmente, ho realizzato che mi riescono meglio racconti brevi nei quali funziona la capacità di sintesi dovuta alla mia formazione scientifica.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non questo tipo di pretese; più semplicemente, vorrei sollecitare delle riflessioni su quanti e quali pregiudizi, credenze e persino cecità influenzino il nostro modo di pensare.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Da piccolo ho letto moltissimo, forse più di quanto abbia fatto da adulto. Non ho mai pensato che avrei scritto racconti o versi. È successo.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non in particolare.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Magari ho sospeso per qualche periodo. Ho sempre ripreso e concluso tranne in un caso. Era un racconto intitolato "Il baule di Newton" che avevo iniziato e poi dimenticato nelle mie scartoffie sparse qua e là. Non l'ho più trovato: un peccato, in quel baule c'erano gli appunti dello scienziato sull'Astrologia.
Il suo autore del passato preferito?
Guido Morselli, per evidenti ragioni.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ascoltare non sostituisce la lettura. Comunque, può certamente stimolare il pensare. Come si evince dalle risposte, non indulgo in aspetti emozionali e per uno che scrive, che scrittore mi sembra troppo, è un limite. Forse.