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BookSprint Edizioni Blog

15 Dic
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Intervista all'autore - Eleonora Cesetti -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Vivo in un piccolo paesino in provincia di Macerata, nelle Marche. Si chiama Gualdo, nome che deriva dal longobardo wald cioè bosco.
Effettivamente è circondato da boschi, colline, prati ed è vicino alle montagne, gli splendidi “Monti azzurrini” descritti da Leopardi e al mare. La vita che offre potrebbe essere considerata noiosa, ma io amo la pace e il silenzio che regna in alcuni momenti della giornata, l’aria buona che si respira, il cielo sfumato del mattino e il rosso del tramonto. Sono cresciuta qui e ho deciso di crescerci anche le mie due figlie Sofia e Ginevra.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente Momo di Michael Ende. Mi ha entusiasmata, mi ha tenuta con il fiato sospeso, mi ha messo paura e mi ha fatto innamorare perdutamente del genere fantasy.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sono una donna all’antica, ma riconosco allo stesso tempo l’importanza dei progressi fatti anche in questo campo, sia per la comodità che per un fatto di politica ambientale. La mia casa è sommersa da libri (magari potrebbero essere stampati su carta riciclata) mi piace tenerli in mano, spaginarli, farci delle note e annusarli.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Scrivere per me è stato amore a prima vista. I miei temi già dalle elementari erano lunghissimi, amavo scrivere il diario segreto e tra i miei acquisti preferiti c’era la carta da lettere. Scrivevo agli amici lontani, agli “amici di penna” francesi e, ancora oggi, preferisco scrivere messaggi piuttosto che mandare degli audio.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Questo piccolo romanzo è nato come racconto a puntate per il giornale “Il Longobardo” del quale ero la redattrice. Serviva una pagina dedicata ai più piccoli.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Innanzitutto vorrei far capire che sviluppare e usare la fantasia è importante, dobbiamo credere che dietro ad ogni cosa anche banale si possa nascondere molto altro. L’altro messaggio è invece focalizzato sull’eterna lotta tra il bene e il male, purtroppo sempre attuale…sono convinta che basterebbe ritrovare in ognuno di noi il cuore puro, sensibile e vero di quando eravamo bambini per trasformare questa realtà in un mondo migliore.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come dicevo prima, ho sempre amato scrivere. Nei cassetti ho bozze di racconti, articoli o semplici pensieri. Nel 2019 sono arrivata prima al concorso letterario “Gialli Sibillini” e ho cominciato così a concretizzare questa mia passione.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
I miei ricordi volano ai giorni in cui ero Presidente dell’Associazione culturale l’eco. Armati di fogli A3, forbici e colla abbiamo creato la prima bozza del giornale Il Longobardo, nel quale sarebbe poi stato pubblicato anche il racconto “Alla ricerca dell’Arcobaleno” a puntate. Il mio buon vecchio amico Manuel aveva disegnato la protagonista, era un fumettista molto bravo. Quante risate, da rimanere senza fiato fino ad avere le lacrime agli occhi. Ecco, il mio pensiero vola verso il cielo, quando ripenso alla nascita di questo racconto, vola dal mio caro amico che non c’è più.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Effettivamente quando l’associazione culturale si è sciolta e, di conseguenza, non è stato più stampato il giornale, non avevo ancora terminato la storia. Dopo qualche anno, rinchiusa forzatamente in casa per le direttive anti-Covid, mi è sembrato il momento migliore per scrivere il finale anche perché, guarda caso, il simbolo dello slogan “andrà tutto bene” era proprio l’arcobaleno.
 
Il suo autore del passato preferito?
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che’ la diritta via era smarrita” Dante Alighieri. L’ho amato subito a scuola, leggendo i suoi poemi immaginavo ogni scena descritta come se la stessi vivendo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La letteratura ha origine proprio con l’oralità’, le storie venivano tramandate a voce prima dell’avvento della scrittura. È un ritorno al passato ma allo stesso tempo una evoluzione, che consente anche a chi ha difficoltà nella lettura, di conoscere il meraviglioso mondo dei libri.

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