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BookSprint Edizioni Blog

06 Ott
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Intervista all'autore - Sara Spotti -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Cremona, città ricca di arte e cultura, dove ho abitato per molto tempo. Ho vissuto anni intensi, all'insegna dello studio e delle mie passioni, come la musica, a cui sono legati i miei ricordi più belli.
Ho cantato in due cori, con cui ho viaggiato, per esibirci in vari Paesi. In seguito, ho fatto parte di un gruppo di musica popolare, con musicisti di diversa provenienza. La ricchezza più grande che la mia città di origine mi ha offerto è stata l'intercultura. Soprattutto l''amicizia con liutai e studenti di Musicologia provenienti da tutto il mondo. Ho visto cambiare la società e la scuola in questi anni, con tutte le sfide che questo può comportare a livello logistico. Ma credo che l'intercultura oggi sia il valore ed anche, la risorsa più importante dell'umanità. Stiamo vivendo la nascita di una nuova dimensione dell'esistenza.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
L'Alchimista di Paulo Coelho. Per intraprendere un viaggio di riscoperta della propria connessione a tutto ciò che è, dentro e fuori di noi. Come ci insegnano le fiabe, sin dalla notte dei tempi, la trasformazione è la chiave per aprire nuove consapevolezze. Non solo possiamo trasformare il piombo in oro, ma possiamo comprendere che il piombo stesso è oro. Le nostre potenzialità hanno bisogno del nostro coraggio, della nostra voglia di essere autentici e della nostra fiducia di fluire insieme agli eventi.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Con le nuove tecnologie è già possibile produrre carta in modo alternativo e favorirne al massimo il riciclo, onde evitare sprechi e proteggere i nostri amici alberi. Penso che l'incontro con un libro, nella sua fisicità e nell'unicità dell'esperienza sensoriale che comporta, sia prezioso e insostituibile.
Comunque non escludo l'utilizzo dell' eBook: è uno strumento utile alla diffusione dei testi, che apporta vantaggi particolari, come i costi più contenuti e la possibilità di leggere moltissimi libri, risparmiando spazio nella propria abitazione.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Entrambe le cose. La scrittura è un incontro con la vera essenza di sé stessi. Un viaggio intenso e coraggioso, che richiede ascolto e pazienza, per scoprire chi siamo veramente, attraverso il nostro sguardo sul mondo. L'ispirazione che ci porta a scrivere apre in noi canali intuitivi, se siamo disposti ad accoglierli ed osservarli in noi, cogliendo nuovi punti di vista, idee e significati. Allora la mente si pone al servizio di questa capacità di sentire, per dare forma e affinare ciò che vogliamo poi definire, attraverso l'espressione linguistica. I contenuti si esplicano in un susseguirsi di intuizioni e ragionamenti, lungo un filo conduttore da cui lasciarsi guidare. A volte ci si sofferma a pensare, oppure bisogna trovare una soluzione; altre ancora bisogna scendere nelle profondità di sé stessi, per trasmettere i propri intenti, sentimenti, emozioni. Un processo che richiede, nel contempo, perseveranza e apertura mentale, capacità ricettive e propositive. La scrittura è un atto generoso e altruistico, un dono per comunicarsi e rendersi utili, un contributo irripetibile, che nasce dalla voglia di dialogare e partecipare alla vita.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Per coronare un percorso attuato con i bambini e le bambine. Ho scritto questo libro per valorizzare il fare creativo a scuola, in un'ottica di didattica laboratoriale.
Ho paragonato il mio libro a un succulento panino...La parte introduttiva presenta una serie di riflessioni ed argomentazioni sul fare scuola; la parte centrale, la più spassosa e saporita, offre il reportage delle esperienze realmente condivise durante il primo anno del progetto; la terza parte apre finestre su realtà scolastiche avanguardistiche, con appunti storici e teorici.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Lasciati ispirare da "I Laboratori del Progetto AnimAzione", per accogliere nuovi spunti e progettare attività che favoriscano al massimo la creatività in tutte le sue forme, all'insegna dell'espressività e del benessere delle relazioni. La motivazione, l'entusiasmo, il fare creativo, la respirazione, il movimento, l'interazione e le attività di gruppo, sono aspetti fondamentali per un apprendimento completo. Una scuola più felice è possibile, grazie alle tue iniziative! Sono certa che il mio libro ti farà scoprire un ampio panorama di possibilità!!
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mi ricordo il mio primo compito a casa, in prima elementare. Ero con la mia famiglia a casa di amici e mi appartai col mio quaderno: non potevo smettere di provare a scrivere le mie prime parole! Avevo un maestro bravissimo, Aldo Botti. Era molto severo, ma sapeva guardarci negli occhi e comunicare con noi a un livello più profondo. Ci trasmise immediatamente il fascino e il potere della scrittura. Ogni bambino non vede l'ora di imparare a leggere e scrivere, è una fase straordinaria di autoaffermazione e crescita personale. Ho amato subito la scrittura, con le sue assonanze, le sue rime, i suoi racconti e la poesia. La scrittura è la musica delle parole e la memoria dell'umanità.
Di recente ho ritrovato anche i miei vecchi quaderni delle Elementari, non vi dico che emozione potersi ricordare episodi altrimenti andati perduti.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
"Gatto e uccello" di Paul Klee è la prima opera che mi ha ispirato il laboratorio espressivo. Ne feci una riproduzione gigante, per provare la tecnica a spugnatura da proporre ai bimbi della Materna. I loro dipinti mi colmarono di gioia e soddisfazione. Uno di essi è diventato poi la copertina del libro. Mentre il mio dipinto originale lo regalai a Margherita, la bambina di Elisabetta e Moreno, i coordinatori del corso di Teatro d'Animazione come strumento educativo. Gli occhi di Margherita brillarono di gioia per la sorpresa gigante. Fu un momento molto bello.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai. I bambini e le bambine sono la mia forza. Una maestra non si arrende mai!
Per quanto sia stato lungo il percorso di revisione.
Sono cresciuta anch'io insieme a questo progetto, portando a termine ogni obiettivo prefissato. L'impegno richiesto, per quanto importante, non ha mai significato mancanza di motivazione o divertimento. La passione ha sempre nutrito la realizzazione del libro, in tutte le sue fasi.
 
Il suo autore del passato preferito?
William Shakespeare che sa dipingere attraverso la scrittura un Teatro, che risulta infinitamente piacevole, sublime e amabile.
Jane Austen, per la sua eleganza nell'abbracciare le tematiche di una società, in cui essere una scrittrice e non uno scrittore, già di per sé, era un miracolo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Che sia una proposta eccezionale di accessibilità universale, che amplia le occasioni di conoscenza dei saperi di proprio interesse. Per esempio, io amo ascoltare audiolibri sul tema della crescita personale, in spagnolo, mentre guido. In questo modo ho anche appreso questo idioma. Questi strumenti sono una piacevole risorsa, che mi arricchisce di interessanti contenuti, dona risposte e conferme alle mie intuizioni. Mi stimola, mi rafforza, mi motiva e mi incoraggia. L'audiolibro è un'ottima soluzione anche quando si fanno i lavori di casa...Ogni occasione è buona per imparare!

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