Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Comunicare scrivendo, mi rende libero di esprimermi più di quanto possa capitare verbalmente.
Mi consente di meditare a fondo, così da ponderare e costruire i miei discorsi, i miei racconti, le mie riflessioni con maggiore attenzione e obiettività. È evidente che nel corso della stesura di un manoscritto, così come è stato per questo libro, ho provato delle emozioni indescrivibili che ho sentito maggiormente quando ho letto la prima copia del libro campione.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
L'intero libro è costruito sui racconti reali di decine di episodi sui miei trascorsi quarantennali nell'Arma dei Carabinieri, con conseguenti ed importanti riflessioni sulla vita privata e familiare.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Fin da quando mi sono congedato, ho sentito che scrivere il libro era una necessità improrogabile. Avevo il forte desiderio di raccontarmi, sperando di provocare emozioni, ma soprattutto produrre riflessioni profonde e positive nel lettore.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
All'inizio aveva assegnato al libro un titolo provvisorio. Nel corso della stesura, essendo un'opera autobiografica, ho deciso che già il titolo doveva rispecchiare me stesso. Ecco perché: "Senza mefisto", ovvero a viso aperto e non solo, senza nascondermi dietro niente e nessuno.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
"Ogni parola è un seme" di Susanna Tamaro, così come tutti i libri di questa scrittrice che ho seguito fin da quando ho letto per la prima volta: "Va dove ti porta il cuore".
Ebook o cartaceo?
Cartaceo! Avere un libro tra le mani mi dà emozioni che con ebook non provo.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non credo di essere uno scrittore, anche se nel corso della mia vita professionale ho scritto centinaia di pagine, trattando ogni tipo di delitto. Prendendo spunto dai tanti crimini trattati, o in progetto di scrivere una storia appassionante.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nell'ultimo anno di servizio, mentre comandavo la Tenenza dei Carabinieri di San Cataldo (CL), fui invitato ad un convegno scolastico per parlare di "criminalità organizzata". Nell'occasione agli studenti raccontai un episodio realmente accaduto in Calabria, dove rischiai di rimetterci la vita (tra l'altro è descritto anche nel libro). I ragazzi seguirono il mio racconto con palese attenzione e al termine mi chiesero di narrare un altro episodio. Prima della chiusura del convegno, uno dei ragazzi più attenti, mi disse: "comandante lei potrebbe scrivere dei libri":
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
La mattina che ho ricevuto la copia "provvisoria" del libro, ho iniziato a leggerlo come se non lo avessi scritto io. Emozionante!
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie! Da sempre condividiamo avventure, drammi e passioni, così come emerge esplicitamente anche dal libro.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho provato questo tipo d'esperienza. Ritengo comunque che ascoltare un libro senza dover per forza leggere, possa avvicinare alla lettura coloro che detestano il modo classico, nonché chi ha problemi di dislessia, difficoltà di concentrazione e soprattutto i disabili visivi.