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BookSprint Edizioni Blog

24 Giu
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Intervista all'autore - Sebastiano Privitera -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La totale assenza del tempo!
Ore e ore scorrere come se fossero minuti!
E anche scrivere la parola "Fine."
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nelle parti illegali ci sono molte storie indirette, di fantasia e di sentito dire! In quella legale, invece, la mia vita reale è presente
in moltissimi capitoli!
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Un'Odissea durata dieci lunghi anni!
La quale spero che ne sia valsa la pena!
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è nata quasi alla fine!
Ma senza alcuna difficoltà perché sapevo che prima
o poi sarebbe arrivato!
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il conte di Montecristo!
Un capolavoro di vendetta!
Un libro a cui devo tanto.
 
Ebook o cartaceo?
Bella domanda
Ebook sarà il futuro e la salvezza di molti alberi!
Cartaceo è la tradizione, la storia tramandata nei secoli
l'ossigeno delle librerie
e anche l'arredamento di casa!
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Da piccolo, quando ero all'asilo, mio nonno mi regalò il primo Topolino
io non sapevo leggere e guardavo solo quei meravigliosi disegni colorati
da curiosone gli chiesi cosa c'era scritto
e lui mi rispose che per leggere, prima, dovevo imparare a scrivere.
Quindi mi comprò matita, quaderno, gomma e il libro delle elementari.
Così invece di giocare , me ne stavo ore e ore per cercare di imparare.
Alla fine compresi i dialoghi di quel giornalino di cui ancora oggi ricordo la storia.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho sempre amato l'arte,
Le mie prime esperienze le ho avute con la poesia
e poi in seguito con fotografia ho imparato a sviluppare la fantasia
e l'accurata scelta dei dettagli.
L'aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo
è stato una sera ascoltare un vecchio mafioso
che diceva che il carcere è una scelta di vita in bianco e nero
e che invece la libertà è una scelta di vita fatta di colori.
Rimasi così affascinato da quelle frasi da convincermi che
nel suo linguaggio così sintetico e ricco di metafore
c'era tanta di quella poesia
da sotterrare molti pseudo poeti.
Fu anche un buon metodo per le mie notti insonni:
Al posto di contare le pecore
pensavo a una storia di lupi.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Il libro è un sogno che si realizza
Vederlo al cinema sarebbe una favola da raccontare!
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio nipote!
Uno sfegatato fans di film di Mafia!
La prima cosa che mi ha detto è stata:
"Bello. Ma quando lo vedrò al cinema?"
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per i non vedenti è ok!
Forse perché in alcune cose sono all'antica.
La mia modesta opinione è che
In un libro la voce, come la descrizione dei personaggi o dei luoghi.
appartengono alla fantasia del lettore.
Chi legge deve calarsi nella finzione a tal punto che sia lui stesso
a trasformare la bugia in verità o la finzione in realtà.
Ricordo che da piccolo col disco libro ascoltavi le favole
e in quelle favole c'era una sola voce che ti faceva addormentare.

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Sabato, 24 Giugno 2023 | di @BookSprint Edizioni

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