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22 Mag
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Intervista all'autore - Simone Urio -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è vita: grazie alla penna posso dar voce e mettere su carta tutti quei pensieri e quei sentimenti, che, a voce, non riuscirei mai ad esprimere, a causa della mia timidezza.
La scrittura è la fedele compagna, che mi resta sempre accanto, mi aiuta a superare i momenti più duri e difficili e spero possa fare altrettanto con ogni persona che decide di spendere un po' del suo tempo per leggere le mie opere.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Moltissimo: ogni poesia contenuta in questo libro è scaturita da un'esperienza che ho vissuto e che mi ha segnato in maniera profonda ed indelebile. In quest'opera, in particolare, ho voluto dare importanza a tutte le persone a me più care, sia a quelle che ho la fortuna di avere ancora accanto sia a quelle che, purtroppo, non sono più qui.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me è stato un viaggio sopra ad una barca in mezzo al mare: ci sono stati momenti meravigliosi, quando il mare era limpido e calmo, e momenti più difficili e dolorosi, quando mi sono dovuto scontrare con le onde e le tempeste della vita.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata abbastanza semplice: una volta appurato che il tema sarebbe stato quello dell'amore, il titolo mi è balzato immediatamente alla mente, come se fosse stato lì, in un angolino buio e nascosto ad aspettarmi pazientemente e desideroso di incontrarmi.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'isola deserta l'unico libro che vorrei con me sarebbe "Il piccolo principe", il mio preferito. Gli insegnamenti che mi ha trasmesso nella sua semplicità sono molteplici e non potrei mai separarmene. È anche grazie a questo libro se ho portato avanti il mio sogno di diventare uno scrittore: "Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà".
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo: le emozioni che trasmette un libro in "carne ed ossa" sono ineguagliabili. Non riuscirei mai a privarmi del piacere di sfogliarne le pagine ed assaporarne il profumo.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho scritto la mia prima poesia a quindici anni, quando ho attraversato un periodo di enorme dolore, dovuto alla scomparsa dei miei nonni materni. Da lì ho cominciato a portare sempre con me un foglio ed una penna, così da imprimere sulla carta le sensazioni che mi venivano trasmesse da ogni mia esperienza vissuta, soprattutto quelle più difficili, ma anche quelle più felici. Ad un certo punto avevo scritto talmente tante poesie, che mi sono chiesto: perché non provare a raccoglierle in un libro e condividere con altre persone i miei sentimenti, le paure, le gioie e i dolori?
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro è scaturita da un incontro, l'incontro con una ragazza che ha illuminato buona parte del mio sentiero: numerose poesie qui raccolte sono dedicate a lei. Un aneddoto... Ho cominciato a scrivere questo libro, quando, nel mio luogo di lavoro, le colleghe mi hanno chiesto di portare una poesia a settimana da porre all'ingresso della sede lavorativa, così che ogni persona arrivando avrebbe potuto leggerla, per iniziare bene la giornata. Così ho fatto e, per rispettare questo accordo, mi sono ripromesso di parlare di un tema felice. E quale sentimento è più bello dell'amore?
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione indescrivibile: si vive sempre nell'ansia, per un'attesa che sembra infinita, e nel terrore che qualcosa possa andare storto, ma la gioia e la soddisfazione che si prova, stringendo tra le mani il proprio libro, è davvero senza eguali.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia mamma: è sempre lei la prima persona a leggere ogni mio libro. È la mia roccia e la mia ancora di salvezza e so che, senza di lei, non potrei esistere. Ecco perché ho voluto dedicarle quest'opera e, anche se so che non è molto, spero che ciò possa renderla felice.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che l'audiolibro sia un buon modo per far avvicinare a questo mondo anche chi magari non è così appassionato e preferisce altri svaghi oppure non trova il tempo per leggere. Come già detto in precedenza, tuttavia, io continuo a sostenere il libro cartaceo: non ha paragoni.

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