Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata a Milano e subito dopo il diploma ho iniziato a lavorare. Anche se non è stata una mia scelta, ringrazio ogni giorno mio padre per avere tanto insistito perché lavorassi in banca.
Per rimanere in tema il" bilancio" è stato più che positivo.
Da quando ho lasciato il lavoro, il tempo a disposizione è diventata un'occasione continua per fare tante cose: stare all'aria aperta, viaggiare, leggere, osservare, scoprire, incontrare persone, imparare cose nuove, riflettere
Scrivere per ingannare la mente utilizzando il gioco della rima è diventata una sfida durante il lock-down
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso, spesso scrivo di notte mentalmente al buio, poi l'indomani trascrivo tutto.
Il suo autore contemporaneo preferito?
George Simenon, adoro i suoi romanzi che Adelphi ha ripubblicato negli ultimi anni.
Mi piace molto la sua scrittura pulita ed essenziale, nessuna parola superflua aggiunta solo per allungare la pagina. La sua straordinaria capacità di osservare i dettagli e di descriverli minuziosamente consentono al lettore di calarsi nell'atmosfera fino a sentirsi parte della storia. Inoltre Simenon scava con abilità dentro ai personaggi per scoprire quelle intimità e punti di debolezza che determineranno il loro destino.
Perché è nata la sua opera?
Per necessità, per gioco, ma anche qui mio padre ci ha "messo lo zampino".
Durante il lock-down mentre spolveravo la libreria del soggiorno, dalle pagine di un quaderno mi è scivolato tra le dita un foglietto. Era lo stralcio di un componimento in rima scritto da mio padre in occasione del matrimonio di un suo collega, molti anni fa.
In quel preciso istante la mia mente ha cominciato a scrivere ininterrottamente.
La prima raccolta è stata pubblicata con il titolo "momenti di Gloria “dato che i miei testi sono stati illustrati da un'amica che si chiama Gloria come me.
Così anche in questa seconda raccolta ho voluto giocare con il mio nome che, guarda caso, era stato scelto proprio da mio padre.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La nostra vita e tutto ciò che facciamo sono inevitabilmente influenzati dall'epoca, dalla realtà che ci circonda, dalle esperienze quotidiane e soprattutto dalle persone che incontriamo nel nostro cammino (la vita è l'arte dell'incontro).
Peraltro di recente le mie rime, grazie all'incontro di voci e movimenti, hanno preso vita dentro un'altra dimensione, il teatro.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Direi entrambe. La scrittura può essere la necessità di rivivere ricordi e di esprimere sentimenti ed emozioni. Ma può essere anche un modo meraviglioso per spiccare il volo e andare a raccontare personaggi, storie, luoghi, epoche, senza alcun limite o condizionamento.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Direi che c'è tanto di me, i miei ricordi, le mie nostalgie, i miei luoghi e le emozioni che raccolgo nella quotidianità.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sicuramente mio padre Adelmo che continua a farmi da guida anche se da molto lontano.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio marito, poi a qualche amica e da lì è partito il contagio della rima
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Io personalmente preferisco il libro tradizionale. Mi piace il contatto fisico con la carta, guardare l'immagine della copertina ma mi rendo conto che non possiamo distruggere foreste per riempire le librerie di casa che peraltro, per via dei costi, sono sempre più minuscole.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Dato che io dispongo di molto tempo libero preferisco leggere piuttosto che ascoltare, ma penso che l'audio-libro sia una valida alternativa per coloro che vanno sempre di fretta o che hanno difficoltà nella lettura.
Dato che i miei componimenti in rima vengono valorizzati se letti ed interpretati ad alta voce, non vedo l'ora di realizzare la versione audio del mio "orizzonti di Gloria"