Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Considerando che per me scrivere significa "esorcizzare" il malessere che provo.
Dopo aver scritto, più che vere e proprie emozioni, diciamo che sento un minimo di sollievo.
Che comunque è ciò che Leopardi definiva felicità: una pausa tra un dolore ed un altro.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto. Come ho detto, scrivere per me significa esorcizzare il dolore.
Questo libro infatti racconta di me, dai miei periodi più bui, di depressione più acuta, fino a quella che oggi possiamo definire una rinascita o forse solo abitudine, fatto sta che sono tornato a sorridere.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Posso riassumerla così:
Per me ha significato sigillare nell'inchiostro, su carta, il mio passato.
È liberazione e allo stesso tempo è anche testimonianza del presente.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è venuta in maniera del tutto naturale.
Non ho dovuto neanche pensarci.
Si è semplicemente accesa una lampadina.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Nel contesto di un'isola completamente deserta, opterei per qualcuno con una visione ottimistica o quantomeno combattiva che possa contrapporsi alla mia, dunque sceglierei certamente Luis Sepulveda.
Ebook o cartaceo?
Indubbiamente cartaceo. Non c'è paragone. Una bella libreria fa anche arredamento.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
"carriera" è un parolone. Ho iniziato comunque prestissimo a scrivere, avevo circa 16/17 anni.
Ho partecipato a diversi concorsi poetici, ottenendo anche buoni risultati e sono stato partecipe, assieme ad altri autori emergenti, alla stesura di 2 collane poetiche con la casa editrice Pagine, di Roma.
Questa di fatto è la mia prima opera del tutto personale.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro non è frutto di un'idea ben definita e studiata precedentemente.
Ho solo deciso, ad un certo punto, di dare un senso a ciò che scrivevo. Ho deciso che era semplicemente arrivato il momento di staccare col passato, riversandolo, sotto forma d'inchiostro, su carta.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Certamente è una grande soddisfazione. Ma è solo l'inizio. A chi avrà voglia di scoprirmi dico:
"Questo libro è solo la punta dell'iceberg. Sia a livello di contenuti, sia come forma stilistica".
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia attuale compagna, lei ha letto gran parte delle poesie che lo costituiscono.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non mi convince molto. La lettura lo trovo un esercizio molto personale e sottostare ai ritmi di altri che leggono al posto mio non mi entusiasma.
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41