Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Vengo da Cava de Tirreni, un paese in provincia di Salerno. Fin da piccola ho amato la scrittura ma è solo con l'arrivo del covid-19 che ho iniziato a scrivere.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La maggior parte delle volte scrivo dopo pranzo anche se preferisco scrivere la sera.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ne ho uno in particolare, ogni scrittore mi cattura con il suo linguaggio.
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata dalle mie paranoie: desideravo liberarmene così ho deciso di metterle su carta.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Credo che senza determinate esperienze o difficoltà non sarei mai arrivata dove sono ora.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose. Io volevo evadere dalla mia vita e raccontare la mia verità.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ogni pagina, ogni parola narra di ciò che ho provato e vissuto.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il mio ragazzo mi ha aiutato tanto insieme alla mia migliore amica: è grazie a loro che questo libro ha avuto vita.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Al mio ragazzo. Desideravo condividere la mia gioia con lui.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Probabilmente, anche se spero non si abbandoneranno mai i libri cartacei.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Utile per chi preferisce ascoltare anziché leggere.