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22 Feb
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Intervista all'autore - Giovanni Barbagallo -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono Giovanni Barbagallo, nato a Catania, provincia nella quale sono anche cresciuto.
Ritengo di essere una persona legata alla mia terra in cui ho vissuto sino a questo momento. Nelle città facenti parte della provincia di Catania, così come in tutta la Sicilia, non manca nulla: dal vulcano attivo al mare, dal mite inverno alla calda estate. Oltre ai “beni naturali” comunque la mia terra è ricca di storia, cultura e arte. Penso al grandissimo Giovanni Verga, ad esempio.
Attualmente frequento Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un adolescente è in una fase in cui ancora ha dei sentimenti contrapposti, per questo consiglio di leggere dei libri molto generali così da sfuggire agli eventuali condizionamenti. Ovviamente consiglio il mio libro: semplice, breve e incisivo per una minima comprensione dell’ambito giuridico.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
In questo senso credo che gli sviluppi tecnologici ci mettono dinanzi a un bivio importante: la tradizione da un lato e il futuro dall’altro.
Sia da una che dall’altra prospettiva possono essere delineati dei vantaggi, ma anche degli svantaggi.
Il cartaceo è tradizione, può trasmetterti molto più di uno schermo. Ovviamente è molto soggettivo, ma non c’è paragone, secondo me, tra leggere con il profumo della carta e affidarsi ad un libro digitale.
Con questa affermazione non voglio totalmente eliminare dal commercio gli eBook, in quanto sono utilissimi in determinate situazioni. Non dimentichiamo ovviamente anche l’importanza relativa all’impatto ambientale.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è qualcosa di speciale, direi come il dialogo. Ti permette di trasferire delle emozioni, anche le più ambigue e difficili.
Per questa ragione direi un amore ponderato.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ciò che mi ha spinto a scrivere questo libro è la speranza che quante più persone possibili, in particolar modo cittadini Italiani, possano conoscere i tratti fondamentali del nostro testo Costituzionale, così come quel minimo di storia necessaria.
Oltre a questo importante ordine di motivazione, alla base stanno anche i miei studi condotti presso l’Università degli Studi di Catania.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che il lettore deve apprendere mediante la mia breve trattazione è che la Repubblica Italiana deve essere considerata una conquista, risultato di diversi anni di storia sviluppatosi nel corso anche delle due guerre mondiali.
La Costituzione è definita nell’ambito giuridico come Legge Fondamentale, ma tale valenza dovrà essere percepita in maniera consona anche da tutti gli individui in qualche modo “sottoposti” e comunque tutelati da essa.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Non applicabile al mio caso
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sicuramente la situazione pandemica ha in qualche modo favorito la scrittura di questo brevissimo testo, infatti al suo interno si tratta l’argomento relativo ai principali diritti, tra i quali quelli della Libertà Personale e quello della Salute. Non potrà ovviamente considerarsi come testo rivolto ad una questione approfondita in materia Covid, ma sarà comunque fatto qualche accenno.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Gli ostacoli sono sempre presenti in un percorso. In applicazione di detta affermazione dunque non posso che rispondere di Sì. La stesura di un libro, seppur breve, non è mai semplice… l’autore cerca di far rientrare tante nozioni quanto l’importanza della materia, ovviamente utilizzando un linguaggio consono e comprensibile a tutti.
 
Il suo autore del passato preferito?
L’ho citato precedentemente, sicuramente Giovanni Verga, per quanto riguarda la Letteratura in generale. Vivo nei suoi luoghi e mi sento in qualche modo legato ad esso. Poi naturalmente vi sono degli autori estremamente importanti, nei confronti dei quali anche ci si rispecchia.
Per quanto riguarda un autore del passato inerente all’ambito giuridico direi sicuramente Montesquieu.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Si riprenda quanto detto per gli eBook

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