Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata e cresciuta a Milano, ma ho parenti in varie regioni d'Italia e della Germania, amo molto la musica, canto, suono e ballo.
Ho deciso di diventare scrittore fin dalla terza elementare, quando scrissi il mio primo romanzo.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi dedico alla scrittura durante il giorno, la sera mi piace molto uscire. Scrivo soprattutto durante i periodi di vacanza.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Il mio autore contemporaneo preferito? In realtà mi piacciono molti autori, nel campo della poesia amo molto Gabriele D'Annunzio, ma in ambito filosofico seguo un indirizzo platonico, trovo il pensiero di Sant'Anselmo d'Aosta, molto elevato.
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata per motivi di fede, scrivo per lasciare una testimonianza interiore, per mostrare la vita dell'anima, in un mondo subissato da problematiche di tipo pratico.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale in cui ho vissuto ha influito molto. Mio padre e mia madre sono stati due grandi lettori, a scuola e in università ho avuto molti spunti culturali, ma anche nell'ambiente della chiesa cattolica e in politica.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
La scrittura per me non è un'evasione, anche se esistono sogni ad occhi aperti. La realtà va accettata, ma si può anche dipingere con qualche bella tinta allegra. Oltre alla realtà, poi esiste la verità, l'obbiettività. Io racconto poche bugie, a me stessa e agli altri.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è molto di me in quanto scrivo e molto anche sulle persone che amo, a cui ho dedicato molte poesie.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
In realtà molte persone alle quali mi sono ispirata. Troppi i nomi da fare.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mia madre legge sempre per prima i miei libri, anche perché fa la prima correzione.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è necessario in un mondo come il nostro, ma il libro cartaceo è più personalizzabile e creativo, anche come lavoro con l'editore.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è molto importante per permettere a persone che purtroppo sono malate o ciechi di poter gustare la lettura di un testo ed intrattenersi.