Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono una persona fantasiosa da che ho ricordi, e scrivere è da sempre un mezzo che mi aiuta a fantasticare ma soprattutto ad esprimermi al meglio.
Sin da piccola adoravo fare i temi di scuola e scrivevo lunghe lettere anche ad amiche e amici. Quando scrivo mi sento infatti immersa in una realtà tutta mia, dove tutto è possibile, dove le parole hanno il potere di prendere forma. Al giorno d'oggi si parla sempre più in modo schietto, abbreviato, conciso, spesso freddo e distaccato, ma nei libri o nelle poesie si trova ancora quel modo di parlare sofisticato, forbito poetico che mi affascina terribilmente.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ci sono un paio di protagonisti che hanno qualche caratteristica fisica o caratteriale in comune a persone presenti nella mia vita ma la storia è completamente frutto della mia fantasia. Ad ogni modo ogni personaggio cela in se qualcosa che personalmente trovo affascinante o al contrario odioso. Probabilmente, analizzandomi, ho inserito qualità che vorrei e difetti o situazioni sulle quali dovrei lavorare per potermi migliorare.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Quest'opera per me è particolarmente importante. Per anni sono stata incostante ed altalenante in quasi ogni ambito della mia vita, ho iniziato progetti, sport, carriere che poi ho lasciato. Da tempo avevo nel cassetto il sogno di scrivere un romanzo senza averlo mai iniziato, ma dopo diversi corsi di crescita personale e tanti libri per migliorare il mio mindset e il mio focus ho cambiato percezione della vita, ho così trasformato questo sogno in un obiettivo vero e proprio al quale mi sono dedicata con costanza e determinazione.
Poter oggi essere qui a rispondere ad un’intervista come autrice mi riempie di orgoglio.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata immediata, chi ha letto il romanzo sarà d'accordo con me nel dire che il titolo rende bene l'idea. Ci sono state un paio di occasioni in cui mi sono chiesta se non ci fosse titolo più appropriato, ma alla fine quello attuale era l'unico che per me avesse senso.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Al momento ho letto molti titoli di autori stranieri, ma se dovessi scegliere un autore con il quale passare il tempo sarebbe Licia Troisi, da poco, infatti, ho ordinato alcuni suoi titoli che sono in coda con altre letture alle quali sto dando priorità in quanto sto cercando di leggere più titoli di crescita personale e finanza in questo periodo, ma ho letto di lei e la trovo una donna piena di talento ed intelligenza. Vorrei circondarmi solo di amicizie così per mantenere il mio livello culturale sempre più elevato. Da persone come lei c'è davvero tanto da imparare.
Ebook o cartaceo?
Personalmente ho provato a leggere ebook ma devo dire che sono ancora vecchio stampo, avere il cartaceo tra le mani mi dà completamente un'altra emozione, sfogliarlo, sottolineare le frasi che mi colpiscono, sentirne il profumo... sicuramente l'ebook va benissimo per chi viaggia leggero, o per chi vorrebbe evitare di avere librerie super piene come me, che mi sono ritrovata durante il trasferimento all'estero con una trentina di scatoloni esclusivamente di libri.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Sono da sempre appassionata alla scrittura, sin da piccola immaginavo come sarebbe stato diventare scrittrice di professione e ciò che la mia mente costruiva intorno questo ambiente mi portava sempre di più a volerlo diventare davvero.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come già accennato, avevo da tempo questo sogno nel cassetto, ha iniziato a diventare un obiettivo al quale dedicarmi ogni giorno da quando il covid-19 ci ha costretti al lock down, dopo aver letto quale libro di crescita personale mi sono imposta di smetterla con la mia incostanza cronica, così mi sono posta di iniziare il romanzo che da tempo mi ronzava in testa e avrei dovuto portarlo a termine a tutti i costi.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Già quando stavo scrivendo le ultime pagine la soddisfazione di essere giunta finalmente al termine cresceva dentro di me, ma una volta ricevuta la proposta di pubblicazione e vederlo sempre più prendere forma, ricevere il parere professionale del correttore di bozze, vedere quella che sarebbe stata la copertina mi ha veramente emozionata. Sono davvero felice per questo percorso e ringrazio voi di BookSprint Edizioni per aver creduto in questo racconto e in me.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona è stata mia mamma, che oltre ad essere una lettrice accanita è anche la mia migliore amica, lei mi ha sempre sostenuta e l'ho vista emozionarsi insieme a me man mano che il romanzo si sviluppava.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Personalmente non ho mai ascoltato un audiolibro, credo che sia molto importante per coloro che non hanno la possibilità di leggere per diversi motivi, soprattutto salutari. Ma per chi non ha particolari limitazioni penso sia più piacevole leggere un libro anziché ascoltarlo, mi sembra più coinvolgente, però posso anche sbagliare, proverò sicuramente e magari la mia opinione potrebbe cambiare.