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BookSprint Edizioni Blog

31 Gen
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Intervista all'autore - Angelica Perri -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è un semplice coordinamento del corpo di cui sono grata a Colui che me lo concede, la penna è lo strumento per farlo,
le emozioni sono i sentimenti che vengono espressi attraverso lo scritto, quindi scrivere mi mette in contatto con la parte più profonda di me, tanto che non sono più "io" a scrivere ma quell'intelligenza che permea ogni cosa ed essere dell'universo che tutti possiedono, essa scrive per me e in me!
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Cosa è la realtà? Forse è qualcosa di vero? O forse è ciò che vorremmo fosse vero?
È la verità? Chi la possiede? Posso comunque dire che questi episodi hanno rispecchiato momenti della mia vita a cui non ho dato subito importanza!
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro è stato per me un connettermi con gli affetti della famiglia, con l'animo semplice dei bambini, con gli istinti degli animali, con la natura, con i diversi punti di vista dei personaggi, pur calati nello stesso contesto dell'avventura.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Io non ho scelto il titolo, il titolo ha scelto me e io ho semplicemente acconsentito.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il deserto fa paura perché siamo esseri sociali, quindi penso sentirei il bisogno di una voce amica di cui fidarmi, che si prenda cura di me, nel concreto, dei miei bisogni!
Sceglierei "il Vangelo," perché sento parlarmi una lingua nuova in ogni istante della mia vita, è un amico sincero che non muore e non ti fa morire! Anzi predica di una vita eterna!... Nel deserto una bella risorsa!!!
 
Ebook o cartaceo?
Ambedue sono belle espressioni e mezzi di comunicazione, non farei una scelta escludente ma inclusiva.
Personalmente mi piace toccare la carta, avere un contatto fisico con questo materiale meraviglioso! Al contempo, non escludo altri sistemi che permettono di contenere in un piccolo spazio tanto scritto!
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Sinceramente non l'ho deciso io, lo scritto ha deciso per me! Mi è sempre piaciuto scrivere, prendere appunti, adoperare un coordinamento corporeo che potesse esprimere l'inesprimibile! Il coordinamento è coerenza, la coerenza porta pace e armonia!
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro, nasce dal desiderio di lasciare una simpatica testimonianza di vita, di come è possibile tramandare esperienze leggere, giocose e fantasiose da padre in figlio, trasmettere questo senso di continuità di vita, questo filo che sembra interrompersi solo perché a volte si preferisce dividere le nostre esperienze in scomparti, perdendo la visione dell'insieme! L'unica quest'ultima a lasciare un’impronta di senso compiuto alla nostra vita.
Lasciare un senso di unitarietà che pervade il Creato, siamo tutti collegati da un filo infinito che ci relaziona in avvenimenti e fatti a cui l'uomo da una fine, mentre la fine non c'è, siamo interdipendenti con ogni parte di noi e intorno a noi! L'idea di lasciare un eco di bellezza che si estenda nel mare dell'intimità di ognuno di noi!
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un senso di stupore incredulo, allo stesso tempo soddisfazione e gratitudine.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Veramente l'ho letto io ai miei nipotini che hanno apprezzato ogni parola e divertiti, associano gli avvenienti del libro con vissuti familiari anche fantasiosi!
E' bello notare come il loro ascolto non ha confini di contenimento e come la ricchezza dei loro sogni esca da ogni cornice educativa, stereotipata e vada ad incontrare quella parte di estasi gioiosa che a noi adulti è spesso interdetta dalla nostra mente che vuole egoisticamente controllare ogni cosa!
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come ho già detto, ogni cosa serve all'occorrenza, io sono per la convivenza di ogni metodo di apprendimento che contribuisca allo sviluppo e al bene dell'uomo! Sono per la pluralità dei sistemi di ascolto e lettura, ognuno può avere il suo scopo ed utilità in base alle esigenze che possono prospettarsi!

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