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BookSprint Edizioni Blog

01 Feb
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Intervista all'autore - Agata Bonanno -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta in un paese della provincia di Catania e tutt'oggi vivo in Sicilia, terra di cui sono fiera e innamorata.
Nei miei libri si fa spesso riferimento a luoghi siciliani e quest'ultimo "Sotto il segno della vita" è ambientato proprio a Catania.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un libro di Tiziano Terzani "Un indovino mi disse".
Mi ha affascinato per il messaggio che contiene, importante per far comprendere a un adolescente alcuni valori della vita.
Tuttavia consiglierei anche la lettura di grandi autori classici che regalano un buon bagaglio culturale.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io sono tradizionalista, amo il profumo della carta e amo scrivere con la penna prima ancora che con il computer.
Il contatto con la carta, quando tengo un libro tra le mani, mi avvicina ai personaggi che vivono dentro la storia, li rende vivi.
Tuttavia ritengo che l'ebook sia un ottimo strumento di lettura per molti, tanto è che "Sotto il segno della vita" esce anche in versione ebook.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo che il dono della scrittura, così come quello della musica o di ogni altra forma creativa d'arte in genere, sia una connotazione che ci si porta dietro dalla nascita, fa parte del DNA di una persona, è una componente stessa dell'essere di quella persona.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Non esiste un motivo particolare che mi ha spinta a scrivere questo libro, se non il piacere di scrivere.
Tuttavia "Sotto il segno della vita", romanzo che racconta una emozionante storia di vita, mi ha dato modo di far rivivere, attraverso lo sguardo dei miei occhi e il vissuto di alcuni personaggi, luoghi, emozioni e ricordi di persone care e di altra gente che ho incontrato lungo la mia strada.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio più importante che desidero comunicare al lettore attraverso il romanzo "Sotto il segno della vita" è la riflessione che la vita è un dono prezioso. La consapevolezza che comunque vada il suo corso nel tempo, accompagnato da periodi di sole o di tempesta, si può sempre ricominciare, ritrovare stupore per la sua bellezza e riscoprire il desiderio di acchiapparla a morsi.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Nel mio caso ho scoperto che mi piaceva la scrittura fin da quando ho imparato a scrivere alle scuole elementari.
Era come un bisogno quello di trasferire sulla carta piccoli pensieri, impressioni quotidiane.
Negli anni ho cominciato a scrivere racconti, poesie, fiabe, testi teatrali, romanzi, e ancora oggi tutto ciò che mi emoziona si traduce sotto forma di scritto.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Si.
Un episodio vero che rievoca i miei ricordi di bambina durante il periodo della vendemmia nei vigneti del monte Ilice, a Trecastagni, quando i miei genitori raccoglievano l'uva e io giocavo con i cuginetti.
Era una grande festa per tutti e queste emozioni le ho trasferite nel libro "Sotto il segno della vita".
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai.
Ho solo avuto qualche difficoltà sulla scelta del titolo del libro.
Poi ho deciso di intitolare il romanzo "Sotto il segno della vita".
 
Il suo autore del passato preferito?
Sicuramente Dante Alighieri.
La "Divina Commedia" è un'opera senza tempo che continua ad affascinarmi.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che l'audiolibro sia un bellissimo strumento di lettura, anche molto utile. Peccato che ancora oggi risulti troppo costoso.
La mia generazione, negli anni "60", ascoltava alla radio i racconti a puntate ed era meraviglioso

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