Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Firenze poi con i miei genitori ci trasferimmo in un paesino di periferia, perché mia madre trovò lavoro in queste zone perciò era più comodo per lei avvicinarsi a lavoro.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei di leggere Harry Potter, per me essendo una serie di romanzi sono stati libri poi dopo il film che mi hanno piĂą di tutti fatto fantasticare, sognare e anche immaginare.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso considerando il mio gusto personale, preferisco il libro cartaceo comprendendo anche però che questo progresso farà parte di una digitalizzazione, credo che sia un qualcosa in linea con questi tempi.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me è stato un amore ponderato, l’ho sempre apprezzata mi piaceva a scuola mi ricordo quando l’insegnante ci dava il compito di fare un tema, ero sempre felice. La scrittura è stato un amore corteggiato dalla parte di entrambe ma mai nato prima di adesso.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Mi ha spinta il bisogno di mettere in ordine i miei farfugliati a volte distratti pensieri, perché ho avuto bisogno in alcuni momenti della mia vita di risolvermi di mettermi apposto e siccome credo che di questo si parli poco, in questo mondo dove dobbiamo essere tutti super efficienti e multitasking dove si crede che un messaggio possa equiparare a l’ascolto attivo fra due persone. Ho deciso di comunicare, che si può essere anche non super pronti e per questo non ci si deve sentire sbagliati o in qualche modo indietro.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Vorrei far arrivare il messaggio, di avere coraggio di realizzare i propri sogni, di avere tenerezza verso sé stessi e comprensione verso gli altri. Di pregiudicare meno e conoscere di più.
La scrittura era un sogno nel cassetto giĂ da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ne ho preso coscienza piano piano, mi è sempre piaciuto scrivere però ammetto di averlo fatto poco poi la voglia di scoprire cosa c’è sotto a scrivere un libro mi aveva incuriosita allora ciò provato.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Si! Ero in giardino era estate, è il luogo di casa mia che preferisco era verso l’ora di cena, metto la musica al mio telefono, passa mio padre e gli domando “Senti, ma se provassi a scrivere un libro?!” e lui “Prova” è stato lì che ho visto che i pensieri che avevo scritto potevano forse avere un senso e che era molta la voglia di condividerli.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Si, certo, mai avrei creduto che potesse nascere qualcosa che andasse aldilĂ di un mio sfogo. Credendo anche che potesse non piacere a nessuno.
Il suo autore del passato preferito?
Pasolini
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che possa essere utile per comprendere meglio la scrittura.