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03 Ott
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Intervista all'autore - Riccardo Vignati -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi aiuta a scoprire i lati nascosti di me stesso e di metterli alla prova. Ho scoperto il piacere e la bellezza dello scrivere nell'età delle medie inferiori.
Scrivere mi da la possibilità di viaggiare e di percorrere strade sconosciute, senza scorciatoie, ma anche strade non facili da percorrere, ma è proprio in quelle che a volte trovi l'emozione.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro, c'è molto della mia vita. Nella prima parte c'è la maturità, la consapevolezza di ciò che siamo, l'amore per l'arte, la forte amicizia che mi legava a un grande artista più anziano di me e dal quale ho avuto buoni consigli.
Nella seconda parte, c'è un pò della mia giovinezza, di quando ancora lavoravo, giocavo, fantasticavo e sognavo.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo racconto ha significato per me ripercorrere alcuni anni della mia vita, nei quali ho avuto la fortuna di incontrare due persone eccezionali. Gli incontri sono importanti, a volte possono dare una svolta alla nostra vita, nel bene o nel male. Nel mio caso l'incontro di queste due persone, sono state fondamentali. Sono arrivate al momento giusto della mia vita e hanno aperto strade che probabilmente senza di loro non avrei trovato o avrei fatto più fatica a trovare.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice, mi è arrivata subito.
Le due foglie autunnali che ho trovato nel bosco mi sono sembrate subito appropriate. Una gialla e l'altra marrone perché più consumata. Proprio come i miei due amici, tutti e due anziani , ma uno ben più avanti nell'età.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Ce ne sarebbero tanti, ma davanti a tutti c'è la Divina commedia di Dante, anche perché essendo in un'isola deserta c'è tutto il tempo per leggere e da approfondire, e poi perché ancora oggi la trovo ancora assai attuale.
 
Ebook o cartaceo?
Senza dubbio cartaceo. Mi piace il profumo della carta e non solo.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Quattro anni fa io e mia moglie siamo andati a trovare mio figlio Andrea che da più di 10 anni vive vicino a Melbourne in Australia. Fu li che una notte, fummo svegliati da un grande tonfo proveniente dal soggiorno, corremmo tutti a vedere cosa era successo e con sorpresa trovammo uno dei miei quadri caduto a terra disintegrato. Questo episodio, diede il via a un'idea che avevo già prima di partire. Così ogni sera cominciai a scrivere su un quaderno un romanzo cominciato in Australia e che ancora non ho completato. Scrivere e dipingere quadri mi appassiona, serve creatività e fantasia, i miei quadri sono storie scritte con i colori.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo racconto, nasce dall'esigenza di ritrovare due vecchi amici scomparsi improvvisamente. A loro avevo fatto due promesse che non ho potuto mantenere. Con un pò di fantasia e immaginazione e con il loro aiuto spirituale sono riuscito a realizzare le due promesse nonostante la loro assenza.
Giorni fa, passeggiando per le vie della città, sono entrato nel bar del Broletto dove nel racconto avevo immaginato l'incontro con Gianmarco , l'amico della seconda promessa. Nella saletta accanto all'ingresso, ho rivisto il tavolino dove nel racconto io e Gianmarco c'eravamo seduti per gustare un aperitivo e ricordare il nostro passato. Per un attimo ho pensato di sedermi per rivivere quel momento ma poi ho pensato che non sarebbe stato giusto disturbarlo ancora una volta. Ho bevuto un caffè al banco e sono uscito.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sapere che i propri pensieri possono essere condivisi da più persone anche lontane, si prova un senso di libertà. Dentro ogni libro c'è una parte di noi stessi che viaggia nello spazio e nel tempo.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia figlia Sara.
Dopo la lettura mi ha detto che si è emozionata.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
E' una novità che non conosco ancora bene ma che come tutte le novità bisogna provarle.

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