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BookSprint Edizioni Blog

28 Set
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Intervista all'autore - Loredana Tamburello -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Son tante le emozioni che si provano nel ricordare quei momenti di vita che hanno segnato il mio percorso esistenziale. Solo riviverli attraverso la scrittura costituisce una profonda e incommensurabile emozione.
Per alcuni che mi toccavano in particolare modo ho dovuto fermarmi e trattenere le lacrime. Non è impresa facile descrivere ciò che si sente ma è nel contempo terapeutico, ti aiuta a controllare le tue reazioni e ti stimola a creare con il lettore un rapporto empatico di condivisione, almeno è ciò che spero.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sicuramente è più autobiografica quella parte dedicata ai ricordi d’infanzia, alle memorie familiari, ai legami trascorsi. E ciò che si è vissuto si combina e mescola con ciò che si sarebbe voluto vivere ed è rimasto solo un desiderio o un’illusione. Chi mi conosce potrà, e lo spero, ritrovarsi.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Emozioni su emozioni è il ricordare, rivivere e poi scrivere e comunicare il proprio io, il personale tessuto emozionale. Mettere a nudo determinate esperienze attraverso la descrizione dei sentimenti è per me una grande sfida con il lettore che si avvicinerà al mio libro.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Riguardo al titolo è nato spontaneo e immediato, mai nessun altro è stato preso da me in considerazione. " Frammenti "perché pensieri sparsi lasciati liberi e in “fermento” perché sono stati scritti con impeto, in stile diretto e spontaneo, senza sovrastrutture e incertezze. Fulminanti bagliori di luce e di sentimento.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei un libro di poesie di Tagore, uno di Machado, uno di Neruda a seconda gli stati d’animo. Porterei un libro di Flaubert e un altro ancora. Difficile scelta quando si conoscono tanti libri.! Messa alle strette porterei con me un libro per me indimenticabile” Le braci” di Sandor Marai che parla dell’amicizia “seria e silenziosa “di due uomini e del loro incontro dopo tanti anni di lontananza. La lettura di questo romanzo, scritto in modo incalzante, mi ha offerto grandi spunti di riflessione sulle debolezze umane, sui taciuti desideri che a volte portano ad azioni incomprensibili. E come non condividere che i silenzi qui descritti come “martellanti e assordanti “dall’autore possano essere così percepiti, più delle parole espresse.
 
Ebook o cartaceo?
Pur apprezzando la nuova e pratica alternativa fornita oggi dall’ ebook io resto fedele al cartaceo; nulla può sostituirsi al piacere di toccare e sfogliare un libro, dove magari lasciare un segno personale che ce lo faccia sentire nostro e di nessun altro.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Sia leggere che scrivere sono stati i miei hobbies preferiti sin da ragazzina, anche grazie a mia madre che era una grande lettrice. Ho sempre scritto dei diari dove rifugiarmi con il mio mondo interiore, conservandoli gelosamente da occhi indiscreti. Trascrivevo lì tutte le mie emozioni, i miei batticuore e le mie difficoltà. Adesso scrivere le mie emozioni è un atto di coraggio, un bisogno profondo di comunicare agli altri ciò che non è stato espresso per timidezza e riservatezza.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
In gioventù, all’età di 13 anni scrissi un racconto che parlava dell’incontro di due persone totalmente diverse incontratesi per caso. Lo dimenticai. All’inizio di quest’anno l’ho ritrovato per caso e rileggendolo mi sono ricordata di come fossi in adolescenza: una ragazza timidamente estroversa e nascosta. Dopo mi sono messa a scrivere dei pensieri relativi alla mia vita, ai miei desideri, ai miei sogni irrealizzati. Così è nato piano piano il mio libro, affrontando argomenti quali l ‘amore in tutte le sue sfaccettature, l’amicizia, le delusioni provate, le ferite subite. Ancora per caso ho trovato un editore disponibile a stamparlo. Ed eccomi qua.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere stampato un proprio libro, nel mio caso in buona parte un mio vissuto è un’esperienza unica e straordinaria. Sembra ancora di sognare potere entrare in punta di piedi in questo mondo affascinante e così diverso da tutti gli altri. Ciò che mi ha sempre affascinato dello scrittore è la capacità di catturare l’attenzione e l’interesse dei lettori. La grande abilità di accarezzare mentalmente ed emotivamente persone che non ti conoscono e neanche tu conosci trovo sia stupefacente. Se riuscirò in questo miracolo ne sarò felice.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona a cui ho fatto leggere il mio libro in stesura è stata mia figlia, mia adorata complice. Ho vinto il pudore del mio ruolo e l’ho fatta partecipe per prima dei miei Pensieri. Mi ha così incoraggiata a provarci.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Senza dubbio è un grande progresso accedere ad un libro attraverso una registrazione audio, usufruendo anche di una voce narrante piacevole come quella di un attore o un bravo speaker. Di sicuro consente a chi non può farlo di conoscere tanti libri autonomamente. Ma chi può leggere un libro attraverso il cartaceo ha la possibilità in più di fare suo quel libro, sottolinearne i passi più godibili e riprenderlo anche a distanza di tempo ritrovando le proprie segnature. Provare gelosia di un libro e non volerlo prestare neanche ad un amico è una sensazione unica che solo il cartaceo può concederti. Sono contenta comunque che si dia la possibilità a tutti di avvicinarsi ai libri anche con l’ascolto, più facile meno stancante di sicuro, ma vogliamo mettere il fascino di un libro?

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