Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
40 anni nel settore delle vendite, prima come rappresentante e negli ultimi 30 come direttore vendite, quindi come gestore di risorse umane, da sempre attento alle esigenze delle persone con cui mi relaziono...
cercando sempre di poter essere utile a tutti quelli che fanno più fatica a competere in questa nostra società così competitiva.
non so se sono diventato scrittore, ma raggiunti i sessantotto anni ho deciso di raccontare la mia visione e i miei valori di riferimento attraverso un racconto in cui la trama è solo un mezzo per trasferire le mie convinzioni, non so se o quando scriverò ancora, certo di cose da dire ne avrei ancora, ma attendo l'ispirazione che dovrebbe arrivarmi dal profondo dell'anima.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
non c'è un orario, scrivo quando mi arriva in testa qualcosa da comunicare, comunque molto più spesso di notte.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Valerio Massimo Manfredi
Perché è nata la sua opera?
infastidito dalle privazioni delle libertà personali causate dal covid ho cercato di sfogare il mio disagio con questo libro
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
poco perché le mie letture sono spesso considerate complottiste e nel mio lavoro di relazione non sono ben accette
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
entrambe le cose, anche se spesso spero che la realtà non sia quella che si manifesta nella mia visione del futuro
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
tutto
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
la mia coscienza
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
a mia moglie
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
temo di si
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
può essere un incentivo ad allargare il numero delle persone interessate ai libri.