Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Vengo da Ciriè un paese in provincia di Torino.
In realtà non ho deciso di diventare una scrittrice, tutto è cominciato quando a scuola durante le superiori i miei compagni mi prendevano in giro.
Mi chiudevo in me stessa e ho cominciato a scrivere per evadere dal mondo reale finché ad un certo punto non potevo più farne a meno.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non esiste un momento giusto, scrivo quando sento di dover dire qualcosa, magari dopo una forte emozione come felicitĂ o rabbia
Il suo autore contemporaneo preferito?
Dan Brown, Ma il mio preferito rimane D’Annunzio con il piacere
Perché è nata la sua opera?
La mia opera nasce sempre da un sogno che mi dĂ come una piccola spinta poi il resto viene man mano.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Direi davvero molto, la tematica della violenza sulle donne non è stata scelta a caso, è un fatto che mi riguarda personalmente e al quale tengo davvero molto
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà ?
Entrambe le cose, a volte bisogna fuggire altre volte bisogna avere il coraggio di parlare.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
I miei personaggi non nascono mai dal nulla, ma prendono sempre ispirazione dalle persone che mi stanno accanto, i personaggi hanno i propri modi e i propri vizi i quali in parte sono anche miei.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, tutte le persone che dicevano che non ce l’avrei mai fatta
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
In realtà a nessuno, l’ho riletto io al mio compagno, una volta pubblicato la prima persona è stata mia cognata che per me è come un’amica
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
A livello di innovazione ormai i libri sono fuori moda, per quanto riguarda l’ebook sia il futuro, il profumo delle pagine nuove non potrà mai essere battuto.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ho mai ascoltato un audiolibro preferisco sempre il buon vecchio libro di carta, ma è giusto innovarsi, il mondo deve andare avanti e non tornare indietro