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BookSprint Edizioni Blog

02 Mar
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Intervista all'autore - Thony Brandon -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Ciao mi chiamo Antonella Esposito in arte Thony Brandon (come ho sempre detto anche agli amici, questo è il nome che mi sono scelta nel campo artistico perché mi appartiene da sempre e perché sono due nomi che mi piacciono molto. non c'è nulla di più specifico da raccontare. Mi piace il mondo dell’arte, infatti ho frequentato l'istituto d'arte dove anche se da quando avevo sei anni ho imparato meglio le tecniche delle discipline pittoriche e architettoniche. Infatti dipingo nelle mie due forme preferite in base la mia creatività e tecnica personale: pittura ad olio su tela "realistica e ritratti " amo anche dipingere l'astratto perché infondo sento di essere entrambe le cose. I colori sono la base essenziale della mia esistenza con essa la scrittura e le poesie associate all'illustrazione che sto inserendo in una nuova raccolta di poesie che pubblicherò dopo aver pubblicato il mio primo libro che racchiude una serie di racconti quale sto per svelarvi alcuni aspetti fondamentali del perché l'ho scritto e del perché ho voluto immergermi in questa sfida personale. Non ho deciso di diventare scrittore, semplicemente ho riscoperto il dono e quindi faccio del mio meglio per capire e amalgamarmi in totalità con l'arte del sentire e del parlare attraverso le parole taciute ma che restano eterne in pagine di libri scritti saggiamente e con uno scopo preciso. Ogni libro che scrivo è dipeso da tutto ciò che mi circonda, dalle verità dell'essere umano e delle sue sfaccettature che siano di luci o di ombre. Non parlo molto di me e da dove provengo, diciamo che è molto lunga la mia storia, quindi posso dirvi che sono nata a Milano ma ho vissuto anche a Tarquinia una delle mie città preferite, per la sua cultura storica e perché ho davvero dei ricordo molto belli che mi legano ad essa, soprattutto le cose belle, ricordi d'infanzia, dei miei nonni, delle visite ai musei etruschi, cortei storici, il luna park del lido, la campagna del cugino di mio padre a Civitavecchia dove si erge tra le colline e la valle una bellissimo casolare con una distesa enorme di terra. Amavo stare in quel luogo come disse la poesia di Cardarelli " qui tutto è fermo e incantato nel mio ricordo, anche il vento". Ed è veramente così, non potrei pensarla diversamente. Ho vissuto anche a Napoli, beh li ci sono state nuove avventure e questo diciamo che ha scosso molto la mia vita, lo spostamento di scuola, la casa nuova, amici nuovi, nulla restava immutato, ogni volta era un continuo cambiare e questo credo abbia tutt'ora influenzato il modo in cui vedo le cose per quanto riguarda gli attaccamenti emotivi, sono sempre un po' distaccata rispetto al resto delle persone e questo non significa che sono anaffettiva anzi, amo molto e intensamente, e forse anche questa è una forma del mio essere troppo a chi poi noi da nulla o da tutto per scontato. Li ci ho lasciato il cuore, una parte di me è davvero rimasta li, mentre l'altra ma la porto con me qui a Bari dove abito e vivo da ormai un sacco di anni, non ve li dico perché ci ho messo le radici ed è la città che mi ha visto davvero in mille sfaccettature, questa è la città della scoperta della mia omosessualità, delle amicizie solide che durano da ben 12 anni con quella che è la mia attuale e unica migliore amica e sorella di non sangue. Poi c'è il mio migliore amico conosciuto due anni dopo appassionato di scrittura e lettura come me. Poi ho conosciuto un altro amico e fratello, lo considero veramente il mio mentore poiché insegna Reiki e perché ha scritto anche lui due libri riguardanti proprio questa disciplina. Una persona squisita con esso anche sua moglie. Quando mi circondo di persone so che queste sono state predestinate a me, ognuno di loro ha contribuito alla mia crescita personale, ognuno di loro ha per me un valore inestimabile e ringrazio l'universo per essere così fortunata e per avermi dato così tanto. Poi ho conosciuto altri tipi di persone con cui non vorrei avere mai più a che fare e che non vorrei mai più nella mia vita, nel mio percorso intrapreso con sforzo all'inizio poiché mi ero un po' smarrita all'inizio e per cose abbastanza serie che discuterne qui non basterebbe una sola vita... Ma, mi basta dire semplicemente che ho subito bullismo, violenza verbale, omofobia e violenza psicologica attraverso stalking telefonico. Ho avuto delle esperienze che mi hanno segnato molto ed è per questo che dico sempre che la scrittura mi ha salvato la vita e anche ora che sto bene continuo a ripeterlo. Le sono grata davvero in modo viscerale. Ogni mio libro, racconto, poesia o pensiero c'è sempre qualcosa che parla di me come esempio per chiunque pensa di essere solo ad affrontare le sfide della vita.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Premetto che nel periodo del lockdown mi è davvero stato difficile scrivere, perché avevo tantissime idee che traboccavano dalla mente come un vaso di pandora. Ho scritto di tematiche importanti affrontando anche le mie stesse paure e perplessità, anche in modo futuristico in alcuni racconti c'è persino del fantasy paranormale. C'è stato un momento di stallo, ho scritto la raccolta nell'arco di un anno in piena pandemia e non parla di questo, parla di violenza sulle donne, parla di donne che proteggono le donne, che amano le donne e lo fanno in modi diversi. Donne di carattere, donne che hanno paura di denunciare il loro carnefice, donne in carriera, donne fragili, donne potenti. Si, ho dedicato questo libro proprio alle donne e penso di aver fatto una cosa buona e giusta. L'inclusività, l'omosessualità la lotta dei propri diritti, l'emancipazione in terre lontane dalla nostra. Mi sono spinta davvero altrove per scrivere questa serie di racconti che spero possa arrivare al cuore dei miei cari lettori fedeli e tutti quelli che verranno a seguire. Grazie, infinitamente per scegliermi ogni volta. Concludo con il dire che non c'è un momento prestabilito, magari tra un lavoro e l'altro il tempo per la scrittura è quella prima di andare a dormire o nel pomeriggio, o magari nella pausa lavorativa o per strada mentre cammino o faccio la spesa...Ho il cellulare che mi permette di memorizzare le note, quindi diciamo che non stacco mai. È solo una piccola pausa ma quando succede il blocco, bhe lo ascolto, non è brutto in alcun caso, anzi, penso che se non fosse per i blocchi che ogni tanto mi fanno visita, non riuscirei a dare il meglio di me, anche se c'è sempre da migliorare.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ne ho uno in specifico. Leggo tutto ciò che mi incuriosisce e sono molto selettiva in questo. (Non sono una lettrice accanita)
 
Perché è nata la sua opera?
Sicuramente per dare supporto alla comunità LGBTQIA+ e al genere inclusivo. (Oltre per me stessa) ho voluto mettere in risalto la mia capacità di affrontare più argomenti e in settori differenti ma con un una o più cose in comune che spero possiate cogliere leggendo questo mio nuovo e ambizioso libro.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Come ho detto nella prima domanda, ho vissuto molte esperienze che mi hanno spinta a trovare nella scrittura una forma di arte terapeutica cui sfogare e dare un senso anche al mio dolore, oltre ad essere di supporto facendo attivismo in singolar modo. Non amo i palcoscenici, la finzione e le troppe parole di bocca, non sono una chiacchierona, mi piace pensare e scrivere cose concrete che restano eterne. (Sono ambiziosa e determinata).
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Idem, ho già risposto prima. Continuo a dire di scrivere verità e un pizzico di fantasia.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tanto, soprattutto nelle poesie.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Questa volta mi sono basata sulle mie emozioni e quelle di chi ho avuto accanto, ho letto tra le righe le paure, insicurezze, prese di posizione, amori, follie, rinunce, rivincite, sconfitte, vittorie, stati d'animo altalenanti. Ho toccato il fondo e l'apice di ciò viene chiamata coscienza dei personaggi, ho creato psicologicamente degli aspetti che rappresentano la mente umana di chi ho conosciuto e delle molteplici facce nascoste.... questo sì, è stato un esercizio fondamentale per poter scrivere questa raccolta di racconti drammatici a tratti divertenti, storia d'amore e di guerra, viaggi al confine dell'essere. Credo di aver interrogato le mie molteplici personalità e di averle messe su carta oltre ad ver preso ispirazione ai miei amici più stretti.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mia madre e mia sorella, poi ad alcuni amici.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo che sia evolutivo, ma nulla può sostituire il buon profumo di un libro sfogliato pagina per pagina. (metti che il mondo perde l'elettricità, un cartaceo e una candela potrebbero salvarci da qualsiasi crisi emotiva, donandoci anche la luce…) cosa non pensabile se ci basassimo solo su l'ebook. Andrebbero persi milioni di testi e la cosa mi spaventa moltissimo poiché noi siamo la storia e dobbiamo lasciare le nostre orme sulla terra che ci ha ospitato una volta che non ci saremo più.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante e utile per chi ha problemi fisici-motori. Ma credo che ormai chiunque possa usufruire di questa opzione.

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Mercoledì, 02 Marzo 2022 | di @BookSprint Edizioni

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