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BookSprint Edizioni Blog

23 Dic
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Intervista all'autore - Irene Mercandelli -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata a Novate Milanese, una cittadina alle porte di Milano e sono cresciuta lì. È qui che ci sono le mie radici, è questa la città che mi ha fatto crescere e che mi ha fatto diventare quello che sono oggi.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei la lettura di "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia, libro che è stato consigliato anche a me durante l'età adolescenziale. Si tratta di un libro che affronta diverse tematiche quali l'amicizia, la scuola, il rapporto con chi ci sta intorno (dai genitori, agli insegnanti, ai coetanei), l'importanza dei sogni e il confronto con il dolore. È stato uno dei libri per me fondamentali perché mi ha fatto crescere molto e mi ha aperto gli occhi su alcuni aspetti della vita.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Credo nell'importanza del libro cartaceo, nelle emozioni che si provano nello sfogliare le pagine, sottolineando le frasi che più ci colpiscono e nelle quali più ci ritroviamo. Non ho nulla contro gli eBook, anche se spero che, nonostante la recente e sempre più ampia diffusione di questi ultimi, non si vadano a perdere i libri cartacei.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È stato un colpo di fulmine, quando ho deciso di scrivere per la prima volta i miei pensieri e quello che provavo su carta. Si è rivelato poi un amore ponderato, nel momento in cui ho deciso di continuare, giorno per giorno, a scrivere e a raccontarmi attraverso i miei testi.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Le circostanze. La pandemia mi ha portato a rimanere in casa a lungo, ad avere più tempo libero e di conseguenza a impegnarlo nella lettura e nella scrittura. Il libro inizialmente è nato come uno sfogo, mai avrei pensato che quella serie di email avrebbero poi preso corpo in un romanzo articolato e sarebbero diventate un libro.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che voglio inviare al lettore con questo libro lo si può percepire già dal titolo ed è quello che ho sperimentato nella mia vita fino a questo momento. La vita "è questione di punti di vista", sta a noi decidere da che prospettiva guardarla; c'è un famoso proverbio che recita "non tutto il male viene per nuocere" e credo che sia vero. Tante volte ho potuto sperimentare che quello che a prima vista può sembrare qualcosa di negativo, vedendolo da un'altra prospettiva può farci comprendere che non è così male come pensavamo.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura non è mai stata un sogno nel cassetto, o almeno, fino a qualche anno fa non lo era. Lo è diventato in seguito. La prima volta che ho messo su carta i miei pensieri mai avrei immaginato che scrivere sarebbe potuto diventare tanto importante per me e mai avrei pensato che la scrittura sarebbe diventata la realizzazione di un sogno che spero continui per il resto della mia vita.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non c'è un episodio in particolare. Il libro nasce nel momento in cui ho deciso di mettere i miei pensieri per iscritto, che hanno via via preso forma e si sono articolati nella stesura di un libro. Di certo ha giocato un ruolo fondamentale tutto ciò che mi stava intorno; dalla mia famiglia, ai miei amici, agli avvenimenti che ho vissuto.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Si parecchie volte mi sono sentita demotivata e ho pensato di abbandonare la stesura del libro. Questo è uno dei motivi per i quali la scrittura è stata piuttosto lenta (circa un paio di anni). Credo però che quello che mi abbia portato a terminare il libro sia stata la necessità di porre una conclusione ad esso, di portare a termine il processo di crescita dei personaggi all'interno della storia.
 
Il suo autore del passato preferito?
Dante in assoluto, ma sono diversi gli autori del passato che amo, tra i quali Antoine de Saint-Exupéry, Montale e George Orwell. Ognuno di essi, grazie ai suoi scritti, mi comunica e mi ha comunicato dei messaggi fondamentali per la mia vita.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che in alcune specifiche occasioni esso possa essere utile; nonostante ciò, sono dell'idea che il libro con la "L" maiuscola sia quello cartaceo e che solo esso sia in grado di regalare emozioni maggiori nella lettura.

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Giovedì, 23 Dicembre 2021 | di @BookSprint Edizioni

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