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BookSprint Edizioni Blog

10 Nov
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Intervista all'autore - Antonio Perugini

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a San Benedetto del Tronto dove ho vissuto per la maggior parte della mia vita. Solo da qualche anno abito a Grottammare, cittadina confinante.

Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

"Racconti straordinari" di Edgar Allan Poe. Sono storie brevi e molto coinvolgenti. l'ideale per appassionare i giovanissimi che, sicuramente, non amano lungaggini.


Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?

Penso che per ora sia inevitabile: le nuove generazioni sono abituate a vivere di fronte a uno schermo. Penso che, comunque, l'avanzata dell'eBook potrebbe subire, però, una frenata e poi una regressione. Si tornerà al cartaceo, all'odore che emana, allo sfogliare con le dita, magari allo scarabocchiare le pagine.
L'eBook lo paragono al CD: sembrava destinato a soppiantare il vinile che, invece, ha resistito e sta recuperando consenso.

La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Direi un incontro casuale.

Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

Inizialmente mi divertivo a pubblicare sui social dei brevi racconti di fatti avvenuti a cui avevo assistito o che mi erano stati raccontati dai protagonisti. Tutte le storie avevano una cosa in comune: erano divertenti o, almeno, avevano la pretesa di esserlo. La mia amica Roberta, che nel libro ringrazio, ha iniziato a tampinarmi affinché facessi una raccolta di questi racconti e ne scrivessi altri per poterli pubblicare. La mia pigrizia ha cercato di resistere, ma la "tampinatrice" alla fine ha avuto la meglio.

Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Nessun messaggio, spero solo che il lettore possa passare qualche ora in allegria. Di allegria non ce ne è mai abbastanza.

La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

Da piccolo non ho mai pensato di scrivere, è stato l'avvento dei social che mi ha fatto cimentare nella scrittura. Poi, vedendo che chi mi leggeva si divertiva e mi invitava a scrivere ancora, mi sono fatto prendere un po' la mano.

C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

L'episodio non mi fa onore, ma penso che valga la pena ricordarlo.
Roberta, l'amica che mi ha spinto a scrivere il libro, ha cercato di convincermi in vari modi, ma direi che il momento esatto in cui ho ceduto è stato questo scambio seguente.
Roberta:
-E scrivi 'sto libro! Se lo scrivi io ti farò da "editor". Cosa te ne pare della proposta?
Io:
-Roberta, ne sono molto lusingato... se poi mi spieghi cosa sia un "editor" aiuteresti il mio ego a non sentirsi così ferito da questa lacuna.
A questo punto siamo scoppiati a ridere e mi sono convinto a scrivere sotto la stretta sorveglianza della "editor"

Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

No, no: avevo un mastino in formato donna che vigilava con teutonica severità il procedere del lavoro.

Il suo autore del passato preferito?

Friedrich Nietzsche. Per anni relegato un po' in disparte perché la destra era riuscita a far credere che fosse un autore in linea con la propria ideologia. Oggi sappiamo che confinare quell'autore in una qualunque appartenenza politica è talmente riduttivo da sfiorare il ridicolo. Basti pensare a come criticasse pesantemente gli antisemiti.

Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

L'audiolibro potrebbe avere uno sviluppo significativo nella didattica più che nella narrativa. Il rischio è che diventi il migliore amico degli studenti pigri: una categoria che difficilmente subirà una contrazione.

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Mercoledì, 10 Novembre 2021 | di @BookSprint Edizioni

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