1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono il cantastorie, sono il menestrello della poesia e delle storie. Racconto quel che vedo, alle volte qualche sogno. Come un pittore, sa pennellare la sua tela sa descrivere il paesaggio, io cantastorie guardo la vita, le montagne, il mare, li racconto per la gente che sa amare. E allora è un piacere vedere il lettore pensare, piangere, ridere per quello che ho saputo descrivere e donare.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Come ho già detto prima quello che vedo quello che sogno quello che accade tutti i giorni io lo metto in poesia o in racconto, quindi direi che è presente quasi in tutte le mie poesie la vita reale, direi che sono un impressionista della poesia.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
In collaborazione con i miei nipoti che hanno disegnato la copertina, io quest'opera l’ho scritta per fare ricordare fra 50 anni le persone i luoghi e soprattutto il cantastorie La scienza che hanno vissuto in questa epoca.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo come la copertina è stata decisa certamente con la mia approvazione dai miei nipoti Lorenzo e Nicolò Ferraris.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei avere i libri di Alda Merini e Cesare Pavese tutti.
6. Ebook o cartaceo?
Diciamo che la modernità mi porta a preferire e-book ma avere tra le mani il mio libro che posso sfogliare è un piacere assoluto.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Da quando mi sono ritrovato solo per la morte di mia moglie Maria Grazia prevalentemente io scrivo alla notte.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro nasce come ho detto prima di quello che io vedo, scrivo, poi mando il tutto all'editore e lui me lo pubblica.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una bella soddisfazione. Il mio rammarico è che non ci sono più i miei genitori e mia moglie, sarebbero sicuramente stati contenti.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stata mia nipote Antonella Granata.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una buonissima cosa bisogna andare avanti il futuro penso che sia quello.
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tanta roba prof
Scritto da andrea bastelli
il Martedì, 23 Aprile 2024 11:39
Non ho ancora letto il libro ma l'intervista mi è sembrata molto sentita con grande…
Scritto da Jessica
il Sabato, 20 Aprile 2024 12:03
Perfavore votate il libro della mia profff E una donna fantastica vermanete carina e dolce…
Scritto da Irina
il Sabato, 20 Aprile 2024 11:49
Per favore mettete 5 stelle alla mia professoressa, sennò mi boccia.
Scritto da Filippo
il Sabato, 20 Aprile 2024 11:47
Non l'ho ancora letto, ma sicuramente sarà stupendo, come la scrittrice che ho avuto modo…
Scritto da Claudio Balasso
il Venerdì, 19 Aprile 2024 07:33