1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Annalisa Mirizzi, ho 18 anni. Sono nata il 19 giugno 2002 in provincia di Ferrara: dove attualmente studio il Tecnico Turistico.
Sono una ragazza semplice, positiva, ironica che ama scherzare e fare stare bene le persone. Mi piace aiutare e dare consigli, sono molto paziente e romantica e mi diverto con poco. Sempre con il sorriso sul volto.
Sono stata ex vittima di bullismo e cyberbullismo e per questo motivo ho perso un anno scolastico e ho cambiato classe.
Ma al mio fianco ho avuto la mia famiglia, gli insegnanti e alcune amicizie che mi hanno aiutato e mi hanno dato forza per superare quel terribile momento. Ho iniziato a cantare e recitare negli spettacoli scolastici, ho incontrato persone d'oro nel mio cambiamento che mi hanno fatto ridere e mi sono state accanto.
Ho cambiato pure scuola una volta ma per motivi molto spiacevoli dove il mio stato d'animo si era manifestato ed era abbastanza evidente, mi stavo chiedendo leggermente in me stessa.
Da un’esperienza si impara sempre qualcosa e io ho imparato che: Nessuno può farmi sentire inferiore o sbagliata, perché nessuno lo è. Ognuno di noi è perfetto e soprattutto dobbiamo essere noi stessi senza paura e dobbiamo piacere a noi stessi.
Da quando ero piccola fantasticavo su cosa volevo fare, mi piacevano troppe cose, poi a Febbraio 2015 ho scaricato Wattpad e ho provato a scrivere storie che poi cancellavo. Ho sempre amato leggere e con il tatto toccare le pagine e sentire con l'udito il suono di quando viene sfogliato. A scuola mi piaceva e mi rilassava scrivere temi, poesie oppure partecipare a concorsi di scrittura. Il mio processo per capire cosa volevo fare è stato molto lento, ma nel 2019 mi sono messa in gioco ho iniziato a scrivere di continuo, impegnandomi e divertendomi allo stesso tempo, fino a capire che avevo trovato il mio posto. Unendo la scrittura con la mia fantasia e le passioni. Quando cerco ispirazione canto e ascolto la musica, tutto ciò che mi piace in un unico mondo. Ed è così che ho capito che volevo essere una scrittrice, perché quando scrivo è come se il tempo si fermasse. Tutta la fantasia che ho non posso tenerla solo per me, quindi lo condivido scrivendo ed è stupendo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento preciso, quando ho un’idea me l'appunto sul quaderno. Scrivo dalla mattina fino all'ora di cena ma non tutti i giorni, anche se poi mentre scrivo e sviluppo le idee la mia mente ne lavora altre che inizio a segnarmi per non dimenticarle, anche quando non scrivo mi arrivano le idee, non c'è un momento preciso quando sono ispirata scrivo.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ho tanti autori che mi piacciono ma la mia autrice preferita è Cassandra Clare: lei è al primo posto nel mio podio mentale.
4. Perché è nata la sua opera?
La nascita della mia prima opera saga “The Game Of Possession” è stato un cambio di idee continuo. Mi trovavo da mia nonna quando mi venne l'idea definitiva, volevo creare qualcosa di diverso. Qualcosa che facesse provare adrenalina, suspense e curiosità
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Nulla ha influito, ciò che è nella mia testa resta una fantasia, non mischio mai fatti reali con quelli non, almeno che io stessa non decido di scrivere una storia vera o un’autobiografia.
Mi piace tenere le cose separate se scrivo qualcosa di inventato.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Dipende dai punti di vista e da ciò che si vuole comunicare, momentaneamente parlando della mia saga “The Game Of Possession” è per evadere, poi magari in un futuro scriverò per raccontare la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Non c'è molto di me, solo alcune azioni, dialoghi e pensieri. Mi immedesimo nel personaggio e con la mente creo lasciando veramente poco di me perché mi piace creare caratteri diversi dal mio e diversi tra loro.
Lascio un pezzo di me quando voglio dare il mio pensiero ma che in quel contesto è un insegnamento di vita positivo esempio: Il rispetto di noi stessi" poi c'è ne sono altri al suo interno ma più che altro lascio spazio ai personaggi e alle caratteristiche con cui li ho strutturati.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Se si intende all'esterno delle opere ho chiesto aiuto perché non me ne intendo molto di macchine, solo il minimo ma non troppo, mi sono fatta aiutare in quell'argomento. E in quelli dove non ho esperienza mi sono letta alcuni libri che spiegavano gli argomenti, ma durante lo svolgimento li ho resi più soft. Anche il sostegno della mia famiglia e di qualche amicizia mi è stato fondamentale.
Per quanto riguarda all'interno della saga possiamo dire che quasi tutti i personaggi hanno avuto un ruolo fondamentale e cambiamenti molto importanti in modo caratteriale e mentale soprattutto sui protagonisti principali.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Quando ho scritto su Wattpad il primo volume ho condiviso i capitoli con amici e parenti, quando mi è arrivata la coppia a casa l'ho letto prima io e poi mia madre. Quando sarà cartaceo ad amici, parenti, famiglia e chiunque altro lo vuole leggere.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è una bella idea, hai un libro sul cellulare ed è più comodo però non dà la stessa sensazione di quando hai le pagine tra le mani. Io credo che la coppia cartacea sia importante, anche perché è bello avere una libreria in casa con tutti i libri letti da guardare. L'ebook lo possiamo usare fuori casa senza la paura di poter rovinare il libro o di perderlo. Però una volta a casa leggiamo il cartaceo perché è una sensazione davvero diversa, in modo visivo, di tatto ma anche di suono.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia un'idea fantastica, perché è come guardare un film ma ad occhi chiusi, dove la mente crea e tu ascolti.