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03 Lug
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Intervista all'autore - Stefano Damasio

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Quando scrivo sono fluido intuitivo e curioso in un certo senso ne avverto la necessità perché mi aiuta ad esplorare ad andare in profondità.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
I concetti espressi mi appartengono derivano dall'osservazione della società non ho idea di quanto possano essere condivisi, il mio intento comunque è che ci si possa ragionare.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Mi piaceva l'idea di proporre un testo che fosse divertente e caustico allo stesso tempo, spero di esserci riuscito.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Volevo essere blasfemo e sicuramente ci sono riuscito.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Occorrerebbe un manuale di sopravvivenza ma scherzi a parte direi Shakespeare 
credo che riuscirei finalmente a leggere tutta la sua grandiosa bibliografia.
 
6. Ebook o cartaceo?
Adoro la tecnologia è il moderno mezzo di trasporto della mente umana però non scherziamo cartaceo tutta la vita.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non so se potrà esserci una carriera, sicuramente continuerò a scrivere anche perché questo mio primo libro è nato per gioco.
Vorrei misurarmi con una storia più importante.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho sempre provato un certo fastidio nel vedere schernire le persone in generale ma questa condanna del cognome (quando incide sulla psicologia degli individui che si ritrovano inopinatamente a dover sopportare un cognome ingiusto ) non la digerisco proprio.
Non ho particolari aneddoti ma ho percepito la sofferenza (per fortuna non mia) specie negli anni della scuola di molti.
È un argomento che sembra non interessare nessuno perché?
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È stato un bel percorso, senza enfasi ringrazio l'editore e lo staff che mi hanno supportato con professionalità, cortesia e organizzazione.
Sono contento.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
lo ha letto un mio collega si è fatto qualche risata per me è stata una soddisfazione.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è meraviglioso però inevitabilmente i contenuti perdono qualcosa, mi è capitato di ascoltarne alcuni narrati da tale soave e melodiosa voce femminile che sinceramente non li ricordo.
 
 
 

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Sabato, 03 Luglio 2021 | di @BookSprint Edizioni

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