1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Io sono nato e cresciuto in Sicilia, dove il sole nasce ad aprile e tramonta ad ottobre, è ovvio che è un paradosso, questa è una terra "calda" quasi sempre e mi piace indicarla così. Caltanissetta, mia città natale, si trova proprio al centro, non è bagnata dal mare e non ci sono le sette meraviglie del mondo ma è una città ancora a misura d'uomo, dove ci si conosce un po’ tutti almeno di vista ed è possibile, magari, fare amicizia mentre si è in fila alla posta per esempio.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
In generale consiglierei i testi della Signora Giuseppina Torregrossa, scrittrice arguta e affascinante, un adolescente potrebbe imparare da lei come si viveva un tempo e di come si raccontano le storie incuriosendo.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
È il progresso, e il progresso non deve spaventare, anche se leggere un buon libro è sempre gratificante, anziché girare la pagina si può scorrere col dito!
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho sempre scritto, anche da molto più giovane, mi piaceva allora e mi piace adesso, ha un certo fascino concentrarsi e mettere nero su bianco i tuoi pensieri.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La fortuna concessami dal cielo in merito alla paternità, è stata un'esperienza esaltante anche se complicata a tutt'oggi, difficile per molti versi ma che mi ha insegnato tanto e mi ha dato e continua a darmi interiormente tantissimo.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
L'unico messaggio che secondo me è da inviare, nel caso specifico, è quello inerente al coraggio che ci vuole per prendere una enorme responsabilità come questa, credo che nessuno immagini cosa significa veramente diventare padre se non lo prova, è complicato ma quando poi si vive appieno la gioia che ti danno i figli si dimentica ogni sforzo ogni sacrificio, qualsiasi cosa assume una connotazione diversa vivendo in loro funzione.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Chissà, pensavo da ragazzo, se mai qualcuno del settore avrà mai la volontà di pubblicare un mio scritto, se vale la pena leggermi mi domandavo, se i miei concetti sono validi ed esposti in maniera coinvolgente. Da adulto ho trovato il coraggio di mettere in piazza le mie emozioni e ne sono ora davvero sodisfatto.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Per quanto riguarda "Da padre in Figlio" tutto è legato alla nascita del mio primo figlio, in quell'attimo un mondo nuovo mi si è aperto davanti, l'evento ha scatenato emozioni sconosciute e turbamenti nuovi che poi si sono concretizzati con la nascita del mio figliolo più piccolo sfociando in questo racconto.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai, sono un tipo deciso e tenace, non demordo facilmente.
10. Il suo autore del passato preferito?
Il maestro Pirandello e il grande Leonardo Sciascia senza dubbio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sì, un'altra barriera abbattuta, ottimo per i bimbi, per chi ha problemi di vista o per chi è talmente pigro o doppiamente attivo.