1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è una terapia della mente, redigere è un esercizio dell'intelletto, nonché un piacevole momento di riflessione.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nella misura in cui mi pongo in relazione con l'altro diverso da me per cultura e pensiero, credo di rivivere dei momenti di felicità e di godimento intellettuale.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me l'atto dell'attività di intellezione corrisponde al riconoscimento dell'esistere dell'umanità in quanto tale, nel senso che rivivere in me una tradizione filosofica lontana dalla mia usuale dimensione culturale significa in poche parole dialogare al di là del tempo e dello spazio.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Di solito, il titolo di un libro nasce sempre prima, in quanto costituisce una traccia di percorso che si vuole intraprendere. Per questo libro i titoli sono stati cambiati in corso d'opera, fino ad arrivare all'attuale titolo, cioè Uomo, mondo e Dio nella tradizione filosofica indiana, scelto anche per ragioni metodologiche, perché era necessario restringere il campo d'azione.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In primis, la Sacra Bibbia, poi Platone, Aristotele, Plotino, Sant'Agostino, San Tommaso d'Aquino und so weiter.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho sempre scritto fin dalle scuole elementari. Mi è sempre piaciuto scrivere, perché amo riflettere, che è la conditio sine qua non per diventare uno scrittore chiaro e sincero.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo saggio sulla filosofia indiana nasce a seguito di un evento personale che mi ha molto scosso, e scrivere, riflettendo sul pensiero indiano delle origini, mi è servito per comprendere meglio il rapporto tra l'uomo e il mondo e tra l'uomo e Dio.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una gioia immensa!
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il prof. Giuseppe Gangi, un grande cultore della filosofia indiana.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è utile e vantaggioso per tutti.