1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è evadere dalla realtà, ma nello stesso tempo cerco di descrivere le emozioni della vita, quello che si prova per la famiglia, l'amore per una donna.
Alcuni a volte mi hanno chiesto quando scrivo?
Scrivo quando non sto troppo bene e nemmeno troppo male.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
È presente tanto della mia vita reale, il rapporto con mio padre e come padre il rapporto con mia figlia.
Il fatto che non smetto di osservare le persone e cercare di capire quello che provano.
E che continuo ad innamorarmi.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere quest'opera è stato come rinascere da un periodo buio, riscoprendo il valore della famiglia e acquisire nuove amicizie dopo averne perse altre e capire che dopo tanto scendere si risale sempre.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
C'erano diverse alternative, ma il titolo scelto "Parole tra le pieghe della vita" mi sembrava più adatto perché mentre viviamo abbiamo tanti pensieri ed emozioni ed essi stanno tra le pieghe di quello che viviamo, basta tirarli fuori per farci sentire meglio.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei portare il libro che sto leggendo in questo momento "Fu sera e fu mattina" e porterei il suo autore Ken Follet un genio nello scrivere e descrivere situazioni e intrecciarle con dovizia di particolari.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo per sempre. Rimane e profuma.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
In realtà non era un progetto della mia vita, ma ho notato come le parole e le emozioni mi uscivano con facilità e come i pensieri mi riuscisse ad esprimerli e a trasformarli in parole scritte, quasi come chi dipinge dà vita e forma ad un paesaggio.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il libro nasce in maniera particolare dalla situazione che stiamo vivendo in questo ultimo anno di Covid. Ed una sera mentre stavo tornando a casa dal lavoro, in bicicletta, ho osservato il sole che tramontava, mi sono fermato e l'ho fotografato, con la consapevolezza che l'indomani sarebbe sorto di nuovo, come la vita che tramonta molte volte ma risorge se lo vogliamo, e credo che se lo vogliamo potremmo uscirne da questa pandemia e forte crisi economica, basta volerlo e smettere di essere egoisti.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una bellissima sensazione è come uno scultore che modella un pezzo di marmo per farlo diventare una scultura e una forma quasi vivente, respira vive e sa tanto di realtà.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
In realtà è stata una nuova amicizia, che oltretutto mi ha incoraggiato e alimentato la mia mente e il mio cuore nella realizzazione del libro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per molti che non riescono a leggere per motivi di salute credo che sia una bella alternativa alla lettura fatta in modo tradizionale.
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41