1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere ha sempre rappresentato per me una meravigliosa avventura, un viaggio all'insegna dell'ignoto. Il mistero di scoprire quello che è nascosto dentro di me, nella fantasia, che spesso va fuori controllo. Dietro quella porticina, più privata, che apriamo solo a noi stessi, io trovo una scintilla, ed è lei che seguo quando scrivo.
Scrivere dà calore e colore alla mia vita, lasciandomi ispirare da tutto ciò che mi circonda, ritrovo ogni giorno me stessa.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro, come tutte le cose da cui mi lascio appassionare, rappresenta un po' me stessa.
In esso vi è un intreccio tra il passato ed il presente vissuto nei luoghi delle origini della mia famiglia.
Infatti, è stato bellissimo ripercorrere dopo anni, con la fantasia, le sue strade, i suoi vicoletti e le sue bellezze artistiche, insieme alla protagonista del mio romanzo, Lucilla.
Poi l'amore per mio marito che è un Carabiniere Forestale, la sua dedizione per la salvaguardia della natura, il suo vivere per l'ambiente, hanno sensibilizzato la persona che sono diventata oggi, riguardo all'osservazione delle cose che mi circondano, anche quelle che sembrano passare inosservate.
Ho così, intrecciato la storia inserendo anche la mia passione per le api e la loro importanza.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me è stato un viaggio emozionante, un percorso fatto di ricordi e sensazioni.
Mi ritrovavo davanti al pc, a sorridere da sola, a cercare di ricordare i vecchi racconti che mi facevano i miei genitori quand'ero bambina.
Mi è stato possibile quasi percepire, attraverso questa scrittura, i profumi, rivedere i paesaggi ed in lontananza riascoltare le voci.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
In verità ho scelto il titolo del mio libro con molta semplicità.
In quanto mi lascio facilmente emozionare dai giardini, dai misteri e dalla natura.
Ecco che tutto mi è parso chiaro davanti agli occhi come non avrei potuto chiamarlo “Il giardino segreto delle api".
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Questa per me è una domanda molto complessa, ogni libro che leggo fino alla fine vuol dire che l’ho adorato.
Se mi ritrovassi su un'isola deserta, vorrei con me "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen, per il semplice motivo che mi darebbe spunto per tante riflessioni.
Potrei pensare e ripensare al carattere di Jane, ai personaggi che mi hanno fatto sorridere, al tema del matrimonio, ai pregi e difetti delle tante figure che solo lei poteva carpire e raccontare con ironia.
6. Ebook o cartaceo?
Preferisco il cartaceo, in quanto sentire scorrere le pagine tra le dita, poterne osservare la grafia, percepirne il profumo ed averlo sul comodino o su di una poltrona e poterlo vedere mi dà la sensazione di non essere mai sola, quasi come un compagno d'avventure.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non c'è un quando né un perché, ho semplicemente ascoltato quella voce dentro di me che mi suggeriva: "Inizia a scrivere! ".
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro nasce dall'amore che nutro per la famiglia e per la natura.
Il credere fortemente che il legame che unisce i componenti di una famiglia non sia soltanto di sangue.
La speranza di non essere mai sola.
Così Lucilla pur non conoscendo l'esistenza di Emma, sua prozia, si ritroverà a ripercorrere i suoi passi ed a riscoprire in se le sue stesse passioni e virtù.
Un aneddoto curioso, ma nello stesso tempo magico, è avvenuto dopo aver stampato a casa il mio libro: Scesa in sala l'ho appoggiato sul tavolo al sole, avevo le finestre aperte, quando ho visto una piccola ape appoggiarcisi sopra.
Subito la mia fantasia ha ripreso a volare.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non ci sono parole per rispondere a questa domanda, sono molto emotiva. Ho pianto di gioia.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stato mio marito, un appassionato lettore, da cui ho avuto un grande supporto morale.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Tutto ciò che agevola la conoscenza e che contribuisce al miglioramento della cultura, ritengo che sia valido.
Pertanto sono favorevole agli audiolibri ma preferisco il classico libro cartaceo.