1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Fabrizio Cocchiararo, sono nato e vivo ad Erba in provincia di Como. Sono un geometra libero professionista e la passione per la scrittura non è proprio una scelta. Non pretendo di diventare scrittore lo faccio più un "gioco" come detto per passione.
Ho scritto questa prima opera perché mi piaceva farlo non tanto per diventare uno scrittore.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso. Ci sono giornate, settimane o addirittura mesi interi che non scrivo nulla. Poi invece altri momenti che la scrittura la fa da padrona.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Stephen King.
4. Perché è nata la sua opera?
Sono da sempre un appassionato di cinema e sceneggiature, pertanto ho deciso di provare a scriverne una.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Penso totalmente.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un po’ tutt'e due.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In questa opera di mio c'è solo l'idea alla base del tutto.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Qualcuno in particolare no, è un insieme di figure più o meno reali da cui ho preso spunto.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A parenti e amici.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è molto pratico, ma penso che il fascino della carta stampata sia ineguagliabile.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia una bella cosa, ma preferisco ancora la buona vecchia carta stampata.