1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è come proiettare su uno schermo quello che ho dentro.
L'emozione quindi è quella di scandagliare quello che ho dentro, tirarlo fuori, scriverlo per condividerlo.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è il diario reale di un'avventura che io e mio fratello abbiamo intrapreso in bici nell'estate 2019 per le strade dell'Italia.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Le emozioni, le incognite e gli imprevisti in un viaggio self-supported e on the road sono stati veramente tanti, ed è per questo che ho voluto condividerli scrivendo questo libro.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è nata contestualmente con l'idea di scrivere questa avventura. Ho scelto il titolo "Non smettere mai di inseguire i tuoi sogni" perché, dal mio punto di vista, tutti i sogni "chiusi in un cassetto" prima o poi si potranno realizzare grazie alla costanza e alla determinazione nel costruire le cose.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi sono sempre piaciute le avventure e quindi non avrei nessun dubbio sul genere. Circa il titolo per ora non ho preferenze.
6. Ebook o cartaceo?
Io preferisco il cartaceo perché non ha niente di virtuale, lo puoi toccare, sfogliare oltre a leggerlo, e farlo diventare qualcosa di tuo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non mi sento nelle fattezze di uno scrittore, sono semplicemente un giovane che ha vissuto una bella esperienza e ha sentito l'esigenza di condividerla con gli altri.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea del libro nasce in seguito all’italynostop2019 (l’avventura in bici fatta da me e mio fratello nell’estate 2019). Sicuramente un bel aneddoto è stata la “scintilla” che ha creato in me la voglia di fare questo viaggio; senza il viaggio non ci sarebbe stato il libro. Esattamente un anno prima, nell’estate 2018 salendo a Sant’Anna di Vinadio (il santuario più alto d’Europa), tra una pedalata e l’altra, inizio a pensare: perché non provare a fare il Giro d’Italia il prossimo anno? Un anno dopo riesco a coronare questo sogno.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un libro certamente non si scrive in due giorni. Nel mio caso ogni giorno che concludevo una tappa scrivevo un “diario di bordo”, proprio da quel diario ho iniziato a scrivere le pagine fino a vedere l’opera conclusa. Quando fra le tue mani tieni per la prima volta il libro ultimato è una bellissima sensazione: capisci che un sogno si è realizzato.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il libro è stato mio fratello gemello Carlo, il compagno dell’avventura.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Vedo questa nuova frontiera positiva perché “sentire” il libro ti consente di farlo tuo anche senza leggerlo.
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41