1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono originario della zona nella quale è ambientato il libro, ossia emiliano anche se per lavoro, ho vissuto per anni in diverse zone d’Italia.
Sono arrivato a conclusione della scrittura del libro, dopo un lungo percorso di partenze e rinvii infatti, scrivere questo libro è stato un sogno che mi ha accompagnato per molti anni durante i quali, le pagine del libro, inizialmente scritte a mano, sono uscite e tornate nel cassetto della mia vetrina libreria, non so quante volte.
Poi, un po’ il caso e un po’ la vita, hanno deciso per me nella folgorazione finale ed improvvisamente, mi sono ritrovato a scrivere con costanza e continuità e con qualche mese di lavoro, ho concluso il libro.
Ovviamente, non mi considero uno scrittore per aver realizzato questo sogno e neppure per il mio percorso di studi, considerato che non ho effettuato studi letterari e umanistici.
Mi piace leggere e la lettura è come la scrittura ossia attraversa periodi di buio e periodi di rincorsa tra i vari libri che non seguono la mia formazione tecnica anzi, ne sono piuttosto lontani e sono di argomenti vari.
2. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono contrario alla tecnologia, che per lavoro e vita ho utilizzato molto ma per la lettura, io personalmente, preferisco il libro tradizionale di carta che si tiene tra le mani e se ne sfogliano le pagine, leggendone alcune parti a caso.
3. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non credo che consiglierei un libro in particolare, in quanto penso che siano il libro ed il suo lettore che si debbono “parlare” suscitando qualcosa.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Contrariamente a quanto avvenuto per la scrittura, il titolo del libro è stato semplice da individuare e incredibilmente fissato durante la stesura, quando ancora il mistero, non mi era così chiaramente definito.
5. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Ultimata la stesura, ne ho fatto leggere alcune pagine a mia moglie (che mi ha sopportato nei mesi dedicati alla scrittura), conservando il tutto ed il mistero finale, per quando avrò tra le mani, la pubblicazione vera e propria.