1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è come fondersi in una dimensione non cercata... è lasciare condurre la mano alla mente... è un senso di libertà non dettata da nessun ordine... appartiene al mio mondo interiore da sempre...
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Direi che ogni parola è stata dettata da ogni mio passo… ogni respiro… ogni pianto o urlo… ogni risata… questo è un salto verso la libertà… appartiene al mio esistere...
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questa opera rappresenta la fine di un ciclo... rappresenta la consapevolezza di tutte le volte che ho avuto paura di farmi spazio in uno mondo che non capivo... un percorso di inadeguatezza in un tempo sbagliato... un rincorrere qualcosa costantemente... e trovare la parte più vera... trovare semplicemente Me stessa...
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo è nato prima dello scritto...da lì la mano guidata dalla mente hanno guidato il baricentro...
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei Baudelaire e i fiori del male.... sono sempre stata affascinata dai salotti del Decadentismo....ma anche dal surrealismo....
6. Ebook o cartaceo?
Io adoro il cartaceo… l’odore della carta appena stampata... ma sono consapevole che siamo nella epoca del tecnologico.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho sempre scritto... fin da piccola... il mio primo diario risale agli 8 anni credo… e le prime vere poesie nel 1994 se non ricordo male… era dentro di me come la passione per il disegno...
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ero in una situazione di stallo... mi sentivo soffocare da tutto ciò che mi circondava... sentivo il mio cervello correre sempre in direzioni opposte a tutto… e mi lacerata l anima...cosi iniziai a scrivere… ad analizzare il mio interno... inoltre ricordo le lacrime e la descrizione del dolore finale di in mio amico per la morte della madre… e questo somaro alle mie cicatrici... ha avuto un effetto bomba dentro me senza nemmeno rendermene conto…
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una delle emozioni più forti della mia vita...realizzare un sogno… avere il coraggio di far sapere al mondo...ehi...ci sono anche io e questa sono io... non ho parole giuste per esprimere... posso solo dire grazie a voi per aver creduto e visto qualcosa in me... senza conoscermi…
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio professore di pittura… dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo sia un canale importantissimo verso una nuova evoluzione.