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01 Apr
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Intervista all'autore - Rosalia Mancuso

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi permette di esternare le mie emozioni, il mio stato d'animo.  Trascrivo le mie sensazioni, dalla gioia alla frustrazione, perché poi nel tempo mi piace rileggerle e rendermi così conto quale fosse il mio umore in quel dato periodo.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Si può dire che ho narrato un percorso infelice della mia vita, ahimè e, l’ho descritto in questo mio racconto, fortunatamente finito bene.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Il racconto mi ha dato la possibilità di manifestare le mie frustrazioni. Ho scritto quanto il Covid 19; " Il Mostro", come l'ho chiamo io, mi abbia provato, affrontare da sola la malattia, la lontananza dalla mia famiglia, con una situazione particolare al suo interno, il lutto per una persona a me cara, il caos burocratico della sanità. Mi ha dato la possibilità di sfogare questo accumulo di sofferenza durata ben 63 lunghi giorni. Mi ha dato l’opportunità di ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato e mi sono state vicino.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Si, la scelta del titolo non è stato un momento semplice, perché volevo cercare di sintetizzare con poche parole il contenuto del mio racconto. Ho iniziato a scrivere quando ero in isolamento, perciò avevo parecchio tempo a disposizione per riflettere. Dopo due o tre opzioni ho scelto questo titolo: " storia di una rinascita io ferita dal mostro ", perché mi dava più l’impronta di una rivincita, una rinascita di un momento triste e sfortunato.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Visto il mio amore per il disegno, se fossi in un'isola deserta porterei i miei colori, e inizierei a immortalare i bei scenari che la natura mi regala in quel contesto.
 
6. Ebook o cartaceo?
A me personalmente piace il cartaceo, ma l'Ebook non mi dispiace.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Carriera di scrittrice è un parolone, non mi considero tale. I miei hobby preferiti sono il disegno e la creatività. Negli ultimi anni sto creando quadri e oggettistica con la tecnica del quilling. Modellare la filigrana è un’opera minuziosa e per arrivare alla realizzazione del disegno finito ci vuole il suo tempo e perciò richiede precisione e molta pazienza. Quest'arte mi gratifica e rilassa al tempo stesso.  Questo è il mio primo amore, quello della scrittura è stata una sorpresa.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Posso narrare un aneddoto spiritoso, che a pensarci mi viene da ridere, legato al mio racconto. Avevo iniziato a scrivere la mia storia durante il mio isolamento, e nel frattempo, i miei tamponi continuavano a risultare positivi, al che una mia amica, per tirami su il morale, disse che il risultato era un falso positivo. Sapevano che non avevo terminato il racconto e allora con un altro esito positivo, avrei avuto modo di concludere la mia opera, perché fossi tornata a casa non avrei avuto il tempo, la voglia e lo stato d'animo giusto per poterlo continuare. Nonostante il mio malumore per l’esito dei miei tamponi, quel messaggio mi fece sorridere.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una bellissima sensazione. Quando ho iniziato a scrivere il racconto   non avrei mai pensato diventasse un libro. L’ho iniziato su consiglio di un'amica che mi disse che dovevo fare uscire il mio malessere perché se no avrebbe preso il sopravvento su di me, e così iniziai a sfogarmi mettendo nero su bianco tutte le mie emozioni.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia prima lettrice è stata proprio lei, la mia amica, che mi ha spronato a scrivere questa mia disavventura durata ben 63 lunghi giorni.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Io personalmente non ho mai avuto occasione di ascoltare un audiolibro, se devo capire un testo, preferirei leggere, mentre se dovessi leggere per semplice svago, lo ascolterei volentieri.
 
 
 
 
 

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