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BookSprint Edizioni Blog

01 Apr
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Intervista all'autore - Venanzio Fabbro

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ricordi, sentimenti, profumi, colori son cose della vita di cui a volte non riesco a parlare, forse perché sono troppo impressi nella mia anima. Scrivere di tutto questo invece mi da una grande emozione, perché libera in vita la mia anima che, che a volte, sembra a lungo repressa. Vagando nel mondo di quello che scrivo il mio cuore a volte batte forte, l'emozione che provo è come un soffio di vento sul mio sentimento
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto è presente della mia vita, partendo dai miei ricordi di infanzia che danno spunto alla storia, fino ai miei sogni di vita da adulto, che ancora non sono svaniti. Non tutti i sogni purtroppo si possono avverare però l'importante è provare a realizzarli fino all'ultimo istante.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro per me ha significato ripercorre un po' il lungo viaggio della vita, ricordando superficialmente alcuni eventi che al contrario hanno profondamente influenzato anche la mia storia oltre a quella dei protagonisti.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Nessuna alternativa, il titolo è nato spontaneo durante la stesura del manoscritto.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Con me vorrei un libro di cultura generale, come già esiste, che mi possa insegnare anche superficialmente tutte le nozioni indispensabili per la sopravvivenza o l'eventuale divulgazione al prossimo. Per i romanzi solo una penna o una matita con molti fogli di carta su cui poter scrivere.
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo sicuramente, l'odore della carta stampata di un libro, tratto dallo scaffale della libreria, aggiunge sicuramente sapore al calore di un camino acceso.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Più di venti anni fa, nella nostalgia del ritorno, dalle vacanze estive in Sardegna, scrivo d'istinto una poesia. ne seguiranno circa altre 30 in un periodo particolare della mia vita. Poi basta, preso dalla professione commerciale che svolgevo, fino all'anno scorso in cui, grazie al raggiunto godimento della pensione trovo il tempo di iniziare a scrivere un romanzo ancora incompiuto.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Un giorno, durante l'epidemia dell'anno scorso in cui eravamo chiusi in casa, per pura curiosità decido di inviare le mie poesie ad una casa editrice che per correttezza non nomino. Con mia grande sorpresa la casa editrice si dice disponibile alla pubblicazione. La cosa non mi convince in quanto non ritengo le poesie attraenti per essere pubblicate, un romanzo invece penso che potrebbe avere più senso. Non volendo divulgare il romanzo incompiuto, in quanto molto personale, ma affascinato dall'idea, decido di scriverne un altro, rimescolando nelle esperienze vissute mischiate alla fantasia. In un mesetto concludo il racconto che, grazie alla Book Sprint, è diventato il mio primo ed unico libro pubblicato.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande emozione iniziale, una sentita responsabilità durante lo sviluppo, una piccola delusione, dopo la pubblicazione, pensando che poteva essere migliore, ed una grande ansia nell'attesa dell' altrui giudizio.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio primo figlio maschio, appassionato di lettura, quando ancora non era pubblicato.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia una buona idea, dar voce alla scrittura, come quella di darle voce ed immagini al cinema. Sarei molto onorato se dal mio libro ne fosse tratto un film, penso che potrebbe diventare, se ben diretto, un capolavoro di successo.
 
 
 
 

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Giovedì, 01 Aprile 2021 | di @BookSprint Edizioni

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