1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuto?
Sono nato a Roma, mio padre bancario e mia madre casalinga. Ho avuto la fortuna di avere un'infanzia felice. All'età di 14 anni mi sono trasferito con la mia famiglia a Pavia dove ho completato gli studi, ma purtroppo molto presto all'età di 20 anni ho dovuto fare i conti con la durezza della vita, dovuta alla perdita prematura di mio padre e dovendo così abbandonare la possibilità di proseguire gli studi all'università, e cercare di lavorare subito per sopperire alle necessità di mia madre e di mia sorella ancora bambina.
Praticamente da sempre con l'inizio delle superiori è nata la voglia di teatro, così ho cominciato a recitare da giovanissimo, avendo diverse esperienze teatrali con diverse compagnie amatoriali, ma la soddisfazione più grande è stata quella di far parte del laboratorio teatrale del TEATRO FRASCHINI DI PAVIA. Esperienza che poi ho dovuto interrompere poiché non potevo più conciliare il teatro con il lavoro che mi portava spesso lontano da casa.
Ho cominciato così a scrivere, piazzandomi in diversi concorsi letterari, Aletti editore di Roma, decise di pubblicare la prima raccolta di poesie dal titolo APPUNTI DI VIAGGIO.
Successivamente ho pubblicato un secondo libro dal titolo IL CORAGGIO DI ESSERE PADRE edito da FONDAZIONE MARIO LUZI, in cui descrivo la mia esperienza di genitore in seguito alla morte del mio primogenito Riccardo.
Una tragedia, dalla quale sto ancora a distanza di 5 anni cercando di uscirne.
E scrivere mi aiuta moltissimo.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Domanda molto difficile, da adolescente mi ero appassionato molto ALL'ISOLA DEL TESORO e poi mi era piaciuto moltissimo I MISERABILI
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che sia una grave perdita, il libro cartaceo conserva a mio avviso quel fascino dato dallo stropicciare le pagine che l'eBooK non puoi darti.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Secondo me la scrittura equivale ad un colpo di fulmine, ti innamori della scrittura come fosse una bella donna.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Come detto prima, ho cominciato a scrivere non potendo più recitare. Ad oggi ho scritto circa 700 poesie, e diversi racconti. Attualmente mi sto dedicando alle avventure di un maresciallo dei carabinieri catapultato da Roma in una caserma della provincia dell'Oltrepò pavese.
Le vicende raccontano delle inchieste del maresciallo Rinaldi negli anni ‘60/’70 nelle campagne della provincia di Pavia.
Mi ha spinto a scrivere questo libro, come sempre la voglia di raccontarmi e cercare così un modo per evadere da questo vivere moderno sempre piu freddo e scarso di sentimenti.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Riflettere, grazie alla lettura. Non importa cosa si legge, l'importante è leggere, perché la lettura spinge a riflettere, a pensare, ad essere cosi l'uno diverso dagli altri.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Non avevo mai pensato a scrivere, ne ho preso coscienza proprio grazie ad esperienze personali di vita.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Purtroppo no! Il mio scrivere nasce purtroppo dalle amarezze della vita. Se mi è consentito mi sento molto leopardiano, soprattutto nel pensare.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Francamente no. Se decido di scrivere qualcosa la porto sempre a termine, è una questione di principio.
10. Il suo autore del passato preferito?
Giacomo Leopardi senza dubbio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un valido aiuto per chi non può leggere.