1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono sarda di origini (padre di Goni e mamma di Jerzu), ma nata a Genova nel 1973, vivo e lavoro tra Cravasco e Genova Bolzaneto insieme ai miei 4 figli Matteo (1997), Alessio (1999), Jacopo (2003), Martina (2010) e alla cagnolina Waika (2017), e dal 13 giugno mi sono sposata con Marco C.
La raccolta di poesie è stata ideata e realizzata dal 2015 fino al 2019 e alcune sono scritte totalmente o insieme a mia figlia Martina.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Sicuramente il silenzio della sera quando tutti dormono.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Stephen King.
4. Perché è nata la sua opera?
Forse dall'esigenza di esternare quei sentimenti che faticavano ad uscire.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo, sia per la semplicità dell'esposizione sia per la profondità degli argomenti... almeno di alcuni.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per quanto mi riguarda è un modo di raccontare la realtà ma anche un modo di riuscire a buttare fuori anche quei sentimenti "scomodi" che fa male tenere dentro.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto! Alcune poesie sono frutto della fantasia mia o di mia figlia ma in molte c'è il mio vissuto e quello dei miei cari.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Indubbiamente mia figlia Martina che mi ha sempre spronato a scrivere e leggere a lei quanto scritto quasi come fosse un gioco.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ai miei figli: finora sono loro i miei unici lettori.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente il futuro sarà l'ebook anche se non potrà mai sostituire le emozioni che lascia un libro al tatto, alla vista e all'olfatto quando lo hai fra le mani, lo sfogli e senti il profumo della carta stampata.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È sicuramente un'opportunità per chi purtroppo non ha la possibilità di poter leggere un libro per conto suo.