1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Michele ho 21 anni e vengo da Bari. Sin da piccolo sono appassionato di libri e film horror. Così mi sono chiesto perché non incominciare a scrivere un libro e raccontare una storia da me inventata.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il momento perfetto è la sera sul tardi.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Stephen King.
4. Perché è nata la sua opera?
Ci tenevo molto, e amo raccontare storie da me inventate.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Non ha influito molto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un'evasione dalla realtà. Perché mi fa sentire nel mio mondo.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Sentimenti più profondi, “buio”.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No nessuno.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A un'amica, che se n'è subito innamorata.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me no, ho sempre preferito il cartaceo, e avere un'opera fra le mani.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia innovativo e molto interessante.