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BookSprint Edizioni Blog

20 Mar
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Intervista all'autore - Monia Opizzi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me la scrittura è tutto. È cresciuta con me da quando ho imparato a leggere e scrivere e mi ha sempre accompagnato, con l'aiuto della fantasia, ovunque.
Mi regala tantissime soddisfazioni e mi permette di vivere più vite nello stesso istante.
La scrittura è un modo di esprimersi meraviglioso e, sfortunatamente, non tutti se ne rendono conto. Può essere paragonata, a mio parere, a qualcosa come la magia.
Mi regala tantissime emozioni, quelle che nella realtà non riesco a mostrare. Saranno poi tutte emozioni che verranno trasmesse ai personaggi delle mie vicende.
Credo che, in sintesi, non esista cosa più bella della scrittura. È libera e permette di esprimersi senza confini.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
A differenza del mio primo volume della saga, "Moon, l'inizio della fine", basato su vicende nate da pezzi della mia vita reale, il secondo volume, "Moon, la notte eterna", è basato maggiormente su un racconto di mia fantasia.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ogni opera che scrivo mi regala emozioni diverse, cui hanno in comune solo l'orgoglio e la soddisfazione. Questa mia seconda opera mi ha regalato gioia, euforia e fatica. Mi ha fatto sentire, appunto, davvero orgogliosa e mi ha invogliato sicuramente a scrivere molte altre opere.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo, "Moon, la notte eterna" è stato più semplice di quanto pensassi.
Ho pensato, infatti, di condurre il titolo alla principale disgrazia che colpiranno la Terza Dea della Luna, Alpha Moon, ed il suo popolo.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Perché non portarmi il mitico Stephen King? Potremmo creare un libro del tutto rivoluzionario!
 
6. Ebook o cartaceo?
Senz'ombra di dubbio, il cartaceo. Non c'è paragone tra un dispositivo elettronico che trasmette onde elettromagnetiche dannose, ad un libro sano che allena la mente, senza che quest'ultima si danneggi.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
È sempre stato un sogno nel cassetto, e tutti quelli che conoscevo mi hanno sempre consigliato questa strada, dicendomi facesse al caso mio e che magari, un giorno, sarei diventata qualcuno.
Sulla prima avevano ragione, sulla seconda incrociamo le dita!
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea della Notte Eterna mi è entrata nel cervello grazie alla luna rossa di un anime giapponese. Quando ho visto questo lupo bianco che lottava per raggiungere il suo mondo, mi sono convinta che sarebbe stato un ottimo punto di partenza per il mio prossimo racconto.
Non c'è nulla da temere: dietro la Notte Eterna del mio secondo volume c'è un significato ancor più nascosto e contorto. Mi sono stupita anch'io di me stessa quando ho creato il motivo principale della mia Saga!
Sono sempre stata un'appassionata di anime, da cui deriva anche il termine "Rakuen" di questa Saga. In giapponese, infatti, "Rakuen" significa "Paradiso".
Da lì, ho iniziato a pensare che la luna rossa potesse essere un'ottima idea per rappresentare la verità del passato della mia protagonista.
Questa verità, però, si scoprirà ancora tra qualche volume!
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sono un'emozione ed una felicità indescrivibili. Non riesco nemmeno ora a descrivere questa bellissima emozione a parole!
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Nessuno ha ancora avuto la fortuna di poterlo leggere!
Resto nella speranza che sia una vicenda apprezzata ed originale!
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro, secondo me, è una frontiera con i suoi pro ed i suoi contro, come ogni cosa. I pro che tengo a precisare ora sono più di uno, come il fatto che aiuti molti studenti nello studio. Io utilizzavo infatti l'audiolibro per studiare e capire al meglio "I Promessi Sposi" di Manzoni.
L'audiolibro potrebbe aiutare molto anche persone affette da qualcosa come la dislessia.
Uno svantaggio, tuttavia, potrebbe essere però il fatto che alcune persone abbiano poi difficoltà a leggere di mente propria.
 

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Venerdì, 20 Marzo 2020 | di @BookSprint Edizioni

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