1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene dove è nato e cresciuto?
Nato a Varsavia (Polonia). Trasferito in Italia all’età di 7 anni.
2. Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà? Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ho deciso di scrivere per raccontare tante esperienze raccolte nel corso della vita personale e professionale. Scrivere è un modo di raccontare la realtà. Le emozioni nello scrivere per me consistono nella ricerca di mettere a fuoco tante situazioni passate e presenti delle quali si parla poco.
La scrittura, per me non è un colpo di fulmine o amore ponderato, si tratta di ispirazione dopo tante valutazioni generali e specifiche, riguardo all’argomento trattato.
3. Quanto di Lei c’è in ciò che ha scritto?
Parecchio del vissuto e soprattutto di quanto conosciuto in varie fasi della vita.
4. Perché è nata la sua opera? Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La mia opera è nata con lo scopo di scoperchiare determinate realtà di cui si parla pochissimo. Il messaggio al lettore è indirizzato a chi si riconosce come attore in quello che c’è scritto.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tanto, soprattutto le informazioni dei media sull’argomento trattato nel libro.
6. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No, iniziativa personale.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Diciamo che mi è piaciuto sempre leggere e poi mi è venuta l’ispirazione di scrivere.
8. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si prova una ulteriore spinta ed ispirazione a perfezionare il libro.
9. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi piacerebbe rileggere i libri di Wilbur Smith, perché è uno scrittore che coinvolge sempre il lettore.
10. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No.
11.Ebook o cartaceo?
L’e-book (in quanto i vantaggi che derivano dalla tecnologia e-book sono molteplici, per esempio: utilizzo dei libri e dei documenti in modo innovativo, poco ingombro, portabilità ed usabilità dei contenuti che si può aver voglia o bisogno di tenere sotto mano). Una parola però sul cartaceo: secondo me, non va archiviato dal momento che riesce a trasmettere a pelle uniche e speciali vibrazioni, emozioni e fascino.
12. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non la conosco bene, ma la ritengo utile soprattutto per una certa categoria di persone (bambini, non vedenti, anziani etc).