1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho fatto studi prevalentemente di tipo scientifico. Sono laureato in Medicina e Chirurgia e Specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche.
Ho scritto articoli scientifici. Ho coltivato sempre l’espressione poetica pubblicando qualche poesia.
Nel corso del tempo ho scoperto che scrivere poesie non è solo un genere letterario, ma un vero percorso esoterico, un utilizzare la parola, la risonanza, è vocazione come strada per quelle dimensioni dell’essere, che non potrebbero raggiungersi con la logica. Da qui è nato anche il progetto di utilizzare la recitazione come mezzo catartico-iniziatico.
E questo deriva anche dalla esperienza del QI GONG e delle ARTI MARZIALI così dette interne cioè basate sulla circolazione energetica.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Quando ho ispirazione.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
UNGARETTI.
4. Perché è nata la sua opera?
Questa opera nasce come espressione artistica e di ricerca di consapevolezza nell’ottica di una multidimensionalità della realtà e dell’uomo.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto soprattutto le scuole superiori, il liceo classico presso la SCUOLA MASSIMILIANO MASSIMO, dove ho avuto ottimi insegnamenti di filosofia e lettere classiche.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo di dilatare il reale.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto quello che non posso dire di me stesso. Usando la logica.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Tutti quelli che ho incontrato lungo il percorso di vita professionalmente, ma soprattutto con la loro esperienza umana.
9. A chi ha fatto leggere per primo le sue poesie?
A pochi.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non necessariamente.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ottimo, ho parenti anziani che non possono più leggere.