1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Palestrina, un paesino nella provincia di Roma, cresciuto nella vicina Zagarolo paese di origine di mio padre. Sono da sempre legato al luogo dove vivo, c'è la calma e la tranquillità delle campagne romane, come si dice da sempre l'aria buona e il buon cibo qui non mancano.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non mi sento di arrogarmi il diritto di consigliare questo o quel libro, credo che ognuno debba scegliere dettato dal sentimento del momento, poi a posteriori potrà dire se ha fatto o meno un’ottima scelta. Un po' come nella vita, chiunque può darti consigli su come viverla, ma solo tu sai cosa provi mano mano che la affronti, le scelte sono sempre e solo le tue.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Questo è un argomento che un po' mi tocca da vicino, io ho studiato informatica, quindi devo onestamente dire che sono a favore dell'avanzare della tecnologia. Però altrettanto sinceramente, tenere in mano il proprio libro stampato e sentire l'odore della carta ti dà emozioni uniche. Spero che si possa anche in un futuro mantenere comunque qualcosa di cartaceo anche con l'aumento della tecnologia.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Diciamo che è stato davvero un colpo di fulmine, mi sono ritrovato a scrivere questo libro totalmente per caso, ero pendolare sulle metro di Roma per andare e tornare da lavoro, ho iniziato a scrivere qualcosa sul mio notebook da dedicare all'allora mia fidanzata, per poi sfociare a immaginare scenari e personaggi. Ricordo che mentre scrivevo percepivo la gente seduta di fianco a me sui mezzi pubblici sbirciare quello che facevo, sul mio viso appariva sempre un accenno di sorriso quando me ne accorgevo.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Come dicevo prima è stato puramente casuale il mio approccio a questo libro, però più scrivevo più andavo avanti nel mio racconto e più mi emozionavo, per questo ho deciso di continuare e portarlo a termine. È stata per me un'emozione finirlo e poter avere la possibilità di pubblicarlo.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Ognuno dentro di sé ha una sua immaginazione, che essa sia più o meno fervida è solo un dettaglio, basta tirarla fuori e prenderla per mano per poter dare vita a qualcosa di magnifico.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
A dire il vero non mi sono mai immaginato scrittore nel corso della mia vita, però devo essere onesto mi piace la sensazione di aver dato vita a qualcosa di mio, che nessuno potrà mai togliermi.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Inizialmente durante la scrittura non ero così certo del risultato, quindi dopo aver scritto diverse pagine, casualmente parlando con alcune colleghe di lavoro, ho avuto l'idea di fargliele leggere per sapere il loro parere. Mi sono meravigliato dal fatto che piaceva a tutti coloro che ne leggevano una parte, questo mi ha dato la forza, la voglia e soprattutto il piacere di continuare.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, devo ammettere che un paio di volte ho pensato che forse non sarei riuscito a finirlo, o che avrei finito le idee e lo avrei lasciato incompiuto, per fortuna però non è andata così e le idee non mi sono mai mancate.
10. Il suo autore del passato preferito?
In passato non ero un grande amante dei libri, soprattutto a scuola, anzi li odiavo proprio, penso un po' come tutti i bambini che devono studiare su di essi. Non mi sento di avere un autore preferito e ad oggi non saprei chi indicare.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne ho mai provato uno, però immagino che leggere da sé un libro dia emozioni derivate dalla propria interpretazione del momento narrato, cosa che una macchina non può dare. Però come già detto la tecnologia avanza e con essa anche i modi di scrivere e leggere i libri, senza contare che un audiolibro può dare la possibilità ai non vedenti di godersi in egual modo una buona scrittura.