1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La gioia di lasciare un segno e la speranza di riuscirci.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto me stesso con nessun pregio e molti difetti.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
La realizzazione manifesta della fede e la dolcezza del Cristo risorto.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata dolce, bella semplice e spontanea.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
I libri di Benedetto XVI perché esprimono: amore, bellezza, dolcezza, gioia, mitezza e umiltà che sono i fondamentali dello spirito di verità.
6. Ebook o cartaceo?
Scelgo il cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non è stata una decisione ma un evento interiore che ha preso forma e sostanza negli anni.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho studiato teologia morale ed etica a livello universitario e questa ha contribuito alla mia formazione spirituale e ne sono felice.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un sentimento d’amore ineguagliabile.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
I miei figli Andrea ed Ernesto.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un modo di lettura moderno adeguato al tempo attuale.