1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Visto che è la prima esperienza, l'emozione più forte è stata quella di riuscire a portare avanti storie parallele, di persone o di avvenimenti del passato, realizzando comunque un testo che riesce a seguire un filo logico, non è stato facile, non avendolo mai fatto prima!
Inoltre, scrivendo ho potuto ritrovare nella memoria fatti e personaggi che credevo persi o sbiaditi, ed invece aspettavano solo di essere richiamati in quelli che io chiamo "i miei cassetti della memoria".
Ma di certo l'emozione più grande sarà quella di vedere la reazione della famiglia quando leggerà quanto ho narrato!
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il libro è la storia di famiglie che furono e sono, più reale di così!
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Quando ho iniziato a pensare che avrei potuto scrivere anziché' raccontare certi fatti, non avevo idea di cosa sarebbe nato, del tempo che avrei impiegato, ma soprattutto dell'emozione che avrei provato rileggendo certi paragrafi, come se davvero GaRa, l'autrice, e nonna Grazia, fossero due amiche, ed una raccontasse all'altra le sue esperienze, e poi Grazia le rileggesse commuovendosi al ricordo di certi fatti.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ho sempre pensato che nella vita esistano categorie di persone che si possono definire "rocce" ed altre che presentano un carattere altalenante, esattamente come il moto ondoso, quindi prima è nato il mio titolo, perché' i personaggi di cui si narra sono stati un po' di un tipo ed un po' dell'altro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un solo libro? Impossibile per me, potrei resistere forse una settimana, poi quando lo finisco che faccio? Amo vari scrittori, vari generi, narrativa, fantascienza, avventura, Wilbur Smith e la saga della famiglia Courteney comunque l'ho già letta e riletta varie volte, ma non mi stanca mai, sa mescolare fatti storici, epoche e situazioni in modo magistrale davvero! Forse è proprio uno dei miei preferiti, ma è difficilissimo scegliere.
6. Ebook o cartaceo?
Ho provato tempo fa con Ebook, comodo per leggere a letto, certi tomi pesano troppo, ma la carta stampata resta sempre la mia preferita, ed i miei libri mi hanno sempre seguita, ad ogni trasloco, non potrei mai separarmene!
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Carriera di scrittore? È forse un po' presto per parlarne, certo è che ora ho già in mente un'altra storia, molto diversa, ma davvero intrigante, e non vedo l'ora di iniziare, ho già pronto titolo ed incipit!
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce proprio dal mio ultimo nipote, Lorenzo, che spesso domanda notizie di mia madre, o i miei nonni, e così ho pensato che scrivere sarebbe stato più utile che parlarne.
L'aneddoto più divertente invece è legato...ai numeri, il 4, l'8 ed il 10 sono ricorrenti nella mia vita, così decisi di iniziare a scrivere l'8/2, terminai il 4/8, ma ve ne sono tantissime altre di coincidenze, troppo ricorrenti per non scambiarle per segni premonitori...
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Enorme soddisfazione, entusiasmo alle stelle, perché' poter scatenare fantasia e creatività fanno davvero bene alla salute ed all'umore, direi quasi che è terapeutico, o catartico, ma soprattutto divertentissimo, niente di meglio per uscire dal tran-tran (anche se non posso certo affermare di aver mai avuto una vita noiosa!)
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio primo correttore di bozze, mio marito, che è stato davvero bravo, fornendomi anche suggerimenti preziosi, come quello di introdurre parti di storia d'Italia e del mondo, per inserire gli avvenimenti nel giusto contesto storico.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro può essere utile, in caso di problemi legati alla vista, ma personalmente non so che effetto possa fare sentirsi raccontare una storia invece di leggerla, non avendo mai provato, forse un po' come ascoltare commedie alla radio, come accadeva quando ero una ragazza...