1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è indispensabile, perché mi aiuta a pensare e ad esternare ciò che vivo e ciò che studio.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Abbastanza. Sicuramente c'è tutta la mia passione per la storia!
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Esso rappresenta il frutto di un percorso di studi che a poco a poco, ha preso forma dando vita a contenuti importanti. È un campo di interessi che volge la sua attenzione alla rapida trasformazione del rapporto che intercorre tra la storia e le nuove forme di comunicazione di massa. Scrivere di questo cambiamento mi ha permesso di rilanciare ad un pubblico più grande, l'importanza della storia per ognuno di noi, dai giovani ai meno giovani. Ricordare è importante, come è, d'altronde importante, se non fondamentale, che la memoria trasmessa resti sempre fedele alla verità e non sia soggetta a censure o a propagande politiche.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo del libro è stata semplice e determinante per il taglio, che ho poi dato a tutto il lavoro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Io porterei più di un libro, ma dovendo sceglierne solo uno, forse, porterei LIMITE di Remo Bodei. Questo libro, molto bello, mi ha permesso e aiutato a riflettere sui limiti dell'uomo.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sinceramente non ho mai pensato di fare la scrittrice. Io scrivo, come ho già detto prima, per passione, per esigenza, per studio.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Al termine della mia laurea Magistrale in: "Forme e Storia dei Saperi Filosofici" nel 2015, discussi una tesi sulla didattica della storia e fu allora che esposi al mio professore di tesi il desiderio di approfondire questo campo di studi. Volevo capire il rapporto che intercorreva tra la storia e i Mass Media, così da allora ho letto vari autori, studiosi importanti che hanno scritto sull'argomento e che io cito ampiamente nella mia bibliografia.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sicuramente si prova una grande emozione! Ricordo che è stato molto bello riceverlo a casa e averlo finalmente tra le mani. Il libro rappresenta il coronamento di un lungo lavoro e in esso si trova una parte di me che viene letta e condivisa da tanta gente.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio ex professore di Storia Moderna, persona che io stimo e ammiro tantissimo, che mi ha trasmesso l'amore per questa disciplina e a cui ho chiesto la prefazione dell'opera.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Trovo che l'audiolibro sia un'ottima risorsa per la lettura e che si sposi perfettamente con il contesto storico che stiamo vivendo.
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tanta roba prof
Scritto da andrea bastelli
il Martedì, 23 Aprile 2024 11:39
Non ho ancora letto il libro ma l'intervista mi è sembrata molto sentita con grande…
Scritto da Jessica
il Sabato, 20 Aprile 2024 12:03
Perfavore votate il libro della mia profff E una donna fantastica vermanete carina e dolce…
Scritto da Irina
il Sabato, 20 Aprile 2024 11:49
Per favore mettete 5 stelle alla mia professoressa, sennò mi boccia.
Scritto da Filippo
il Sabato, 20 Aprile 2024 11:47
Non l'ho ancora letto, ma sicuramente sarà stupendo, come la scrittrice che ho avuto modo…
Scritto da Claudio Balasso
il Venerdì, 19 Aprile 2024 07:33